Agrigento, controlli anti-assembramento delle forze dell’ordine: distanziamento non sempre rispettato
Il primo weekend dopo l’allentamento delle misure di contenimento per il coronavirus è ormai alle spalle. Ad Agrigento, così come in gran parte del resto dell’isola, hanno riaperto battenti i locali della movida e le strade sono tornate affollate e trafficate come prima del lockdown. Negli ultimi due giorni sono stati intensificati i controlli da […]
Il primo weekend dopo l’allentamento delle misure di contenimento per il coronavirus è ormai alle spalle.
Ad Agrigento, così come in gran parte del resto dell’isola, hanno riaperto battenti i locali della movida e le strade sono tornate affollate e trafficate come prima del lockdown.
Negli ultimi due giorni sono stati intensificati i controlli da parte delle forze dell’ordine che hanno presidiato le “zone calde” della Città dei Templi per evitare inutili assembramenti e verificare che nei suddetti posti si rispettasse il distanziamento sociale e l’uso della mascherina.
Non sempre questo è avvenuto e in alcuni casi – soprattutto davanti i locali in cui gli agrigentini si sono riversati – è stato necessario più di un semplice “rimprovero”.
San Leone, quartiere balneare di Agrigento, è stato sicuramente l’osservato speciale in quest’ultimo weekend.
Molti i locali che hanno (ri)aperto battenti richiamando tante persone. Ieri sera, ad esempio, i carabinieri sono intervenuti a Piazzale Giglia e nella zona del porticciolo turistico dove non sempre il distanziamento sociale è stato rispettato. Nel giro di pochi minuti sono riapparse le mascherine sui volti di molti agrigentini.
Ulteriori controlli proseguiranno nei prossimi giorni.