Agrigento, dipendenti Asp in stato di agitazione per i mancati pagamenti
Venerdì 25 giugno manifesteranno davanti la sede della Direzione Generale dell'Asp di Agrigento
Scatta la protesta del personale dell’Asp di Agrigento. I sindacati Cgil Fp, Fsi-Usae, Nursind e Uil Fpl hanno proclamato lo stato di agitazione del personale e indetto un’assemblea sit-in per venerdì prossimo, 25 giugno, dalle 10 nel piazzale antistante la Direzione generale in viale della Vittoria, 321. I sindacati – in una nota a firma di Vincenzo Iacono, Salvatore Ballacchino, Salvatore Terrana e Luigi Danile – denunciano tutta una serie di problemi irrisolti su cui l’azienda non ha dato seguito agli impegni assunti.
Tra le criticità le sigle evidenziano la grave carenza di personale tecnico e sanitario, la mancata liquidazione prestazioni incentivanti 118, la mancata pubblicazione del bando mobilità interna del personale, la liquidazione non ancora avvenuta del saldo produttività 2020, il pagamento delle prestazioni della campagna vaccinale e infine i forti ritardi nella consegna dei buoni pasto ai lavoratori. I sindacati ricordano come a fronte degli incontri urgenti richiesti il management dell’azienda non ha dato seguito agli impegni assunti, causando un clima di grande preoccupazione e disagi per tutto il personale.
La nota Cisl Fp
“Carenze di organico e organizzative, difficoltà a garantire persino il diritto alle ferie ai lavoratori e soprattutto un quasi totale silenzio da parte della governance che, al momento, si è mostrata totalmente sorda alle richieste di sindacati e operatori”. E’ questo il quadro allarmante tracciato dal segretario aziendale Asp della Cisl Funzione pubblica, Alessandro Farruggia per quanto riguarda i poli ospedalieri di Sciacca, Licata e Canicattì, in una lettera – l’ennesima – inviata alla direzione sanitaria e i direttori sanitari del territorio e per conoscenza al commissario straordinario. “Da troppo tempo – continua – raccogliamo le lamentele del personale dipendente rispetto alle diverse carenze organizzative e d’organico, che penalizzano strutture importanti come ad esempio quella di Sciacca. Molte delle unità operative soffrono carenze di operatori socio sanitari e figure professionali e ancor di più oggi in corrispondenza delle ferie estive, l’articolazione dei turni evidenzia significativi deficit che rischiano di compromettere le attività ordinarie. A questo si aggiunge un danno evidente per la sfera personale e familiare dei lavoratori, pur garantita dai vincoli contrattuali”. Temi molto sentiti dagli operatori (che sono tra l’altro ancora in attesa della corresponsione degli emolumenti Covid), e già segnalati dal sindacato, è quello dell’utilizzo del personale in poli ospedalieri diversi da quelli in cui prestano servizio, con, dice Farruggia, l’Azienda che usa “due pesi e due misure nel riconoscere l’indennità di trasferta, che viene corrisposta ad alcune figure e non ad altre”. Per questo il sindacato chiederà copia delle disposizioni di servizio che autorizzano queste trasferte. “Qualora non vi siano – aggiunge Farruggia – ci troveremmo in una situazione particolarmente grave”.“Per quanto sopra evidenziato, consapevoli dell’impossibilità di poter reclutare del personale in tempi brevi- conclude Farruggia – è necessario, ove possibile, ridurre le attività nelle diverse unità ospedaliere di tutto il territorio provinciale almeno per tutto il periodo estivo, in modo da poter garantire una corretta assistenza e nello stesso tempo permettere a tutto il personale di poter godere dell’ indiscutibile diritto al riposo”.