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Agrigento, due scafisti fermati dalla Squadra Mobile

 La Squadra Mobile di Agrigento, agli ordini del vicequestore Giovanni Minardi, ha fermato due cittadini tunisini S.A. di 23 anni e B.S.Y. di 21 anni con l’accusa di essere scafisti. Devono rispondere dei reati di favoreggiamento della immigrazione clandestina e tentata estorsione ai danni di altro cittadino tunisino. I due fermati sono ritenuti responsabili dell’ingresso in Italia, […]

Pubblicato 4 anni fa

 La Squadra Mobile di Agrigento, agli ordini del vicequestore Giovanni Minardi, ha fermato due cittadini tunisini S.A. di 23 anni e B.S.Y. di 21 anni con l’accusa di essere scafisti. Devono rispondere dei reati di favoreggiamento della immigrazione clandestina e tentata estorsione ai danni di altro cittadino tunisino. I due fermati sono ritenuti responsabili dell’ingresso in Italia, da Lampedusa, di 51 immigrati a bordo di un barcone e della tentata estorsione ai danni di un connazionale che non aveva potuto pagare per intero il costo della tratta. I due fermati, come spiegano gli investigatori, si erano segnalati per intemperanze verso altri connazionali nel periodo in cui stavano trascorrendo il prescritto periodo di quarantena a bordo della motonave Moby Zaza’. Le indagini vengono coordinate dal Procuratore Capo di Agrigento Luigi Patronaggio e dal pm Gloria Andreoli. 

L’attività della Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, in sinergia con la Squadra Mobile della stessa città, “è in questi giorni particolarmente impegnata nel contrasto del riacutizzato fenomeno della immigrazione clandestina e del reingresso illegale in Italia di cittadini tunisini già ritenuti indesiderati per pregresse attività illecite”. E’ quanto dice la stessa Procura dopo il fermo di due tunisini ritenuti presunti scafisti dopo l’ultimo sbarco a Lampedusa. 

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