Agrigento

Agrigento, Massimino non risponde al Gip: accertamenti sulle armi sequestrate

  Si è svolta ieri mattina l’udienza di convalida dell’arresto di Salvatore Massimino, 51 anni, di Agrigento, arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo perchè trovato in possesso, assieme al nipote Gerlando Massimino, 26 anni, anche lui agrigentino e anche lui finito in manette nel corso di un blitz al Villaggio Mosè, di una una pericolosa […]

Pubblicato 5 anni fa

 

Si è svolta ieri mattina l’udienza di convalida dell’arresto di Salvatore Massimino, 51 anni, di Agrigento, arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo perchè trovato in possesso, assieme al nipote Gerlando Massimino, 26 anni, anche lui agrigentino e anche lui finito in manette nel corso di un blitz al Villaggio Mosè, di una una pericolosa semiautomatica calibro 7,65, con la matricola totalmente abrasa, caricatore completo di sei cartucce inserito e pronta all’uso. Vicino al “ferro”, i militari hanno anche trovato circa 200 cartucce di vario calibro, e infine due penne pistola calibro 6,35, uguali a quelle viste nei film degli 007.

Antonio Massimino, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano. L’interrogatorio è avvenuto all’interno del carcere di contrada Petrusa.

I due Masssimino sono accusati di detenzione illegale di armi da fuoco e ricettazione. Antonio Massimino deve rispondere anche di violazione degli obblighi derivanti dalla Sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno, alla quale si trovava sottoposto.

Intanto le armi sequestrate dai Militari sono state spedite ai laboratori del Ris di Messina per essere sottoposte ad esami ed accertamenti specifici.

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