Agrigento

Al Teatro del Caos, Pirandello dialoga con Sciascia (foto)

Premiato l'attore agrigentino (quasi centenario) Nino Bellomo

Pubblicato 2 anni fa

Ancora un red carpet tutto agrigentino nella seconda serata del “Pirandello Fest 2022” ideato dall’amministrazione comunale della nostra città.

Dopo aver registrato il sold out al botteghino con “ Il berretto a sonagli”, con Gianfranco Jannuzzo e Gaetano Aronica per la regia di Francesco Bellomo, stasera  dinanzi la casa natale di Luigi Pirandello si è svolto un incontro letterario con Giovanna Carlino moglie di Pierluigi Pirandello, Manuel Carrera, direttore del Museo Pirandelliano, Nené Mangiacavallo presidente del Consorzio universitario e l’on.le Alfonso Pecoraro Scanio che hanno dialogato su “Pirandello ieri, oggi e domani”.

Moderatore il giornalista Luigi Mula che dopo le inedite notizie familiari narrate dalla signora Carlino in Pirandello, ha poi suggerito con le sue domande un bel percorso sulle volontà espresse da Agrigento per candidarsi a “Città della cultura 2025”. 

Pecoraro Scanio ha fatto valere la sua grande esperienza di ambientalista che si è coniugata con i pareri e i suggerimenti di Mangiacavallo che decisamente ha affermato di candidare Agrigento per vincere tout court, anzi, aggiunge che i rilievi sulle nostre “criticità spicciole” devono costituire un impulso a superarle.

L’evento clou della serata è stato il dialogo immaginario (ma non tanto) tra Matteo Collura (Luigi Pirandello) che ha scritto il testo e il regista Fabrizio Catalano (Leonardo Sciascia).

Ambedue infrangendo le barriere del tempo, in una dimensione sospesa fra sogno e memoria,  vivi e vitali come non mai a colloquio, protagonisti di un dialogo sincero, illuminante, chiarificatore di mogli pazze, di stanze della torture, di registi inutili e dannosi, di fascismi sussurrati o dichiarati  ma che sono stati liquidati (è bene che se ne tenga conto) dalla  novella  “C’è qualcuno che ride”.

Ed è appunto Catalano-Sciascia che sul finire del dialogo ricorda al maestro Pirandello la sua grande risata letteraria contro il fascismo. Presentato in anteprima assoluta l’anno scorso al Teatro antico di Taormina in una cornice internazionale, l’evento presentato al Caos, a pochi metri dalla casa natale dello scrittore agrigentino ha ottenuto un effetto dirompente e significativo.

Anche nell’assegnazione della prima edizione del Premio Pirandello il red carpet è stato tutto agrigentino-doc. Il nostro attore Nino Bellomo che il prossimo 31 luglio compirà cento anni ha ricevuto dall’assessore alla cultura Costantino Ciulla l’ambito premio.

L’attore Gaetano Aronica ha letto la motivazione mentre Nino Bellomo, emozionatissimo, ha voluto omaggiare il pubblico con i versi ormai leggendari di Pirandello “Casa romita”.

 Domani sera lo “Stable festival pirandelliano” diretto da Mario Gaziano, porterà in scena sempre al teatro del Caos, un Pirandello classico tra Grecia e Magna Grecia.

Foto di Diego Romeo

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