Appalti, annullata misura cautelare a carico di ingegnere agrigentino
La vicenda è legata all’inchiesta che ha portato nelle scorse settimane all’arresto del sindaco di Resuttano
Il tribunale del Riesame di Caltanissetta, accogliendo il ricorso avanzato dall’avvocato Angelo Farruggia, ha annullato la misura cautelare del divieto di contrarre con la Pubblica amministrazione per un anno nei confronti dell’ingegnere agrigentino Salvatore Castaldo. Il professionista era stato raggiunto dalla misura – disposta dal gip Graziella Luparello – nell’ambito dell’inchiesta che nelle scorse settimane ha portato all’arresto del sindaco di Resuttano, Rosario Carapezza. Anche nei confronti del primo cittadino è stata annullata l’ordinanza di custodia cautelare.
Le ipotesi di reato contestate, al termine di una complessa attività di indagine, fatta da intercettazioni telefoniche ed ambientali, variano dalla turbata libertà degli incanti al falso in atto pubblico. La difesa ha professato l’estraneità dell’ingegnere all’ipotizzato contesto affaristico, secondo l’accusa edificato grazie al sistema degli affidamenti diretti. il Tribunale del Riesame di Caltanissetta, presieduto dal Presidente Dott. Andrea Salvatore Catalano, ha così annullato, tra le altre, la misura cautelare applicata al professionista agrigentino. Sono otto in tutto gli indagati, a vario titolo, per i reati di turbata libertà degli incanti e falso ideologico negli appalti nell’inchiesta della Procura di Caltanissetta sul Comune di Resuttano, su indagini dei carabinieri.