Agrigento

Bilancio di fine anno della Polizia, il Questore Iraci: “i reati sono diminuiti, serve più collaborazione dei cittadini”

Il questore Iraci ha tracciato il bilancio dell'operato della Polizia nella provincia di Agrigento nell'anno 2022.

Pubblicato 1 anno fa

“E’ stato un anno molto intenso in cui il nostro lavoro non si è mai fermato un attimo. E i risultati non sono tardati ad arrivare”. Cosi il questore di Agrigento Rosa Maria Iraci tracciando il bilancio dell’operato della Polizia nella provincia di Agrigento nell’anno 2022.

“Abbiamo implementato le Pattuglie su tutto il territorio agrigentino per garantire la sicurezza dei cittadini il che c’ha portato a una diminuzione dei reati e un aumento delle persone controllate e dei veicoli controllati. Nonostante l’aumento del flusso dei migranti non abbiamo abbassato la guardia, continua il Questore Iraci. Particolare attenzione abbiamo rivolto alla movida, ai locali agrigentini, abbiamo sospeso un paio di licenze; adesso l’attenzione è rivolta al Capodanno, non andiamo in ferie, le nostre pattuglie controlleranno tutto il territorio e ci aspettiamo una collaborazione in più da parte dei cittadini ma anche dei gestori dei locali. Maggiore sicurezza e collaborazione con tutti, queste le aspettative per il 2023”, ha concluso il Questore Iraci.

IL BILANCIO.

I reati sono diminuiti, rispetto al 2021 da 10483 si è passati a 9697 cioè il 7,49%, sono state arrestate e fermate 604 persone, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha implementato il numero delle volanti su strada, ottenendo apprezzabili risultati sia sul campo della prevenzione che della repressione dei reati, rafforzando di fatto la percezione di sicurezza nella popolazione agrigentina come risulta dall’aumento del numero di volanti impiegate nel capoluogo(3437), e delle persone identificate(124.230) e nel numero di veicoli controllati in provincia (42.869); inoltre è stato svolto una costante attività di contrasto al fenomeno della detenzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti. Servizi che hanno consentito di procedere all’individuazione e all’arresto in flagranza di svariati soggetti per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, procedendo al sequestro di quantitativi di droga già confezionata per la successiva vendita ed al rinvenimento e sequestro delle somme provento della illecita attività criminale.
La Divisione della Polizia Amministrativa e Sociale ha svolto una copiosa attività amministrativa: sono stati infatti, eseguiti numerosi controlli amministrativi che hanno portato ad adottare 14 provvedimenti di sospensione delle licenze di esercizi, sanzioni queste elevate a carico di esercenti pubblici non in regola con le vigenti normative, sono state rilasciato art. 331 licenze di polizia, rilasciati e rinnovati 2135 passaporti e 524 porto d’armi.
Sono 13 le persone deferite in stato di libertà alla Procura per reati in materia di armi, giochi e scommesse ed attività abusiva di pubblico spettacolo.

Gli sbarchi sono aumentati rispetto allo scorso anno raggiungendo quota 1220 con 41.532 migranti giunti’, ospitati nei numerosi centri di accoglienza della provincia e d’Italia. Tale fenomeno migratorio, oltre all’aspetto umanitario dell’accoglienza, coordinato dalla Prefettura, ha impegnato tutte le articolazioni della Questura e dei Commissariati P.S. della provincia. L’Ufficio Immigrazione, oltre all’attività ordinaria che ha portato al rilascio di 4.441 Permessi di soggiorno, ha gestito le procedure di identificazione e di valutazione della posizione amministrativa nel territorio nazionale di tutti i migranti sbarcati, attività che ha portato anche all’adozione di 7.429 decreti di respingimento.

La DIGOS, in particolare, ha dedicato una notevole attenzione alle attività di investigazione a carattere preventivo e di controllo, volta al contrasto della minaccia fihadista proveniente da ambienti contigui al fondamentalismo religioso islamico, attività che ha richiesto un notevole impiego di risorse e mezzi, anche alla luce dei 41.532 migranti sbarcati in provincia. In tale contesto, un sensibile sforzo investigativo è stato rivolto ai controlli di sicurezza volti ad individuare eventuali soggetti sospettati o segnalati quali appartenenti all’area dell’estremismo islamico.
Particolarmente intensa è stata l’attività della Squadra Mobile, sia nei confronti delle varie consorterie criminali presenti nel territorio che sul fronte del contrasto dell’immigrazione irregolare.
In tale contesto è da evidenziare l’attività investigativa culminata nell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare a carico di 3 soggetti nativi di questa provincia, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, per il reato aggravato di tentata estorsione in concorso ai danni di 3 imprenditori operanti nell’agrigentino. In riferimento ai reati legati all’immigrazione clandestina, nel periodo considerato, sono stati effettuati 477 arresti inerenti le violazioni di reingresso illegale nel territorio nazionale; è stata data, altresi, esecuzione a svariati ordini di carcerazione, ordinanze di custodia cautelare emesse dalle Procure della Repubblica della penisola italiana, e mandati di arresto europeo, che spaziano tutti dai delitti contro il patrimonio, ai reati in materia di stupefacenti e
contro la persona. Inoltre, a fronte dei 1220 sbarchi sull’isola di Lampedusa e sulle coste, per un numero complessivo di 41532 migranti sbarcati, a seguito di separate e articolate attività di indagine svolte sull’isola di Lampedusa, la Squadra Mobile ha eseguito 25 decreti di fermo di indiziato di delitto, emessi dalla Procura della Repubblica di Agrigento e Palermo – nei confronti dei cittadini tunisini, egiziani e sub sahariani- per svariati reati che spaziano dal reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (cosiddetti scafisti), all’associazione per delinquere finalizzata alla tortura, agli omicidi, alle estorsioni, ai sequestri di persona.
Va ricordata, ad esempio, l’attività investigativa svolta a seguito del naufragio avvenuto al largo di Lampedusa nel decorso mese di ottobre, nel corso del quale perdevano la vita un bimbo di un anno e una bimba di 8 mesi, attività che ha portato all’emissione del decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di due cittadini senegalesi, emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento, per il reato di omicidio colposo come conseguenza del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Rilevante l’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile nel contrasto alla criminalità diffusa, con particolare riferimento a vari reati contro il patrimonio, quali i furti in abitazione e truffe – per lo più commesse con modalità informatiche – danneggiamenti e rapine, nonché fattispecie delittuose legate al traffico e alla detenzione di sostanze stupefacenti. Merita un richiamo l’operazione di polizia giudiziaria, conclusasi il 24 ottobre u.s., denominata “Fish and Drug”, inerente un’articolata indagine condotta dalla Squadra Mobile unitamente al Commissariato di P.S. di Porto Empedocle, riguardante il traffico di sostanze stupefacenti giunte via mare nei pressi di Lampedusa e dirottate nell’hinterland agrigentino, operazione che si è conclusa con 18 misure cautelari eseguite.

La Divisione della Polizia Anticrimine ha dato particolare impulso all’attività mirata all’applicazione di misure di prevenzione personali finalizzate all’esercizio di una forte azione di controllo nei confronti di quei soggetti, appartenenti alle consorterie mafiose e di quelli che, pur non risultando inseriti in contesti mafiosi, per il loro excursus criminis, risultano portatori di un’indiscussa pericolosità sociale. Una peculiare ed attenta attività è stata posta in essere nei confronti di coloro che si sono resi autori di violenza in occasione di manifestazioni sportive, attività che ha portato all’adozione di 45 provvedimenti di D.A.S.P.O. Inoltre, sono stati eseguiti 2 sequestri patrimoniali di prevenzione, uno dei quali finalizzato alla confisca disposto, su proposta del Questore di Agrigento, dal Tribunale di Palermo -Sezione Misure di Prevenzione, per beni comprendenti rapporti bancari/finanziari, autovetture e villa residenziale con annessa piscina, per un valore complessivo stimato di almeno € 500.000,00.
Gravoso l’impegno nel gestire, attraverso l’ufficio Minori, l’inserimento di 4.568 minori nelle
Comunità di Accoglienza dei minori stranieri non accompagnati sbarcati nella Provincia, curandone gli adempimenti, anche presso l’Autorità Giudiziaria Minorile.

Particolarmente interessante, infine, è stata l’attività di educazione alla legalità effettuata nelle scuole agrigentine ed in provincia che ha visto impegnato i Funzionari e personale della Squadra Mobile, dell’U.P.G.S.P., dei Commissariati e delle Specialità, che hanno effettuato oltre 50 incontri presso tutti gli Istituti scolastici della provincia, su importantissime tematiche come il contrasto al fenomeno del cyberbullismo, operato anche tramite i social, e all’uso di sostanze stupefacenti, la lotta alle mafie ed il rispetto delle regole e delle leggi.

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