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Inaugurazione anno giudiziario: tutti i “numeri” di Agrigento e Sciacca

Una panoramica sugli aspetti vitali della macchina giudiziaria - dalle criticità alle statistiche passando per le attività in corso - che riguardano da vicino anche la nostra provincia

Pubblicato 3 anni fa

Al via il nuovo anno giudiziario con un’insolita cerimonia di inaugurazione, che si svolgerà questa mattina nell’aula magna del Tribunale di Palermo, con pochissimi invitati (tra cui il sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi e il consigliere del Csm Sebastiano Ardita) e una diretta streaming trasmessa da Radio Radicale a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

 Emergenza che ha inevitabilmente condizionato ogni considerazione sull’andamento della giustizia negli ultimi dodici mesi. A fare gli onori di casa è il Presidente della Corte d’Appello di Palermo – che comprende anche i distretti di Agrigento e TrapaniMatteo Frasca

Il presidente Frasca, dopo un messaggio di saluto con cui (tra gli altri) ha voluto ringraziare i “giornalisti che assolvono alla delicatissima opera di informazione sulla Giustizia” ma soprattutto medici e personale sanitario che “stanno pagando prezzi altissimi anche in termini di vite umane a causa del Covid-19”, analizzerà la relazione sull’amministrazione della giustizia 2020 (in riferimento al periodo compreso dall’1 luglio 2019 al 30 giugno 2020). 

Una panoramica sugli aspetti vitali della macchina giudiziaria – dalle criticità alle statistiche passando per le attività in corso – che riguardano da vicino anche la nostra provincia. Nella relazione, infatti, sono presenti anche le considerazioni – frutto di un lavoro di analisi delle dinamiche processuali (e non soltanto) – del presidente del Tribunale di Agrigento, Pietro Maria Falcone, e del Procuratore Capo Luigi Patronaggio. Nella relazione della Procura di Agrigento (i dettagli a pag. 2 e 3) emerge in generale un “trend” positivo nel tasso di smaltimento degli affari in entrata anche se non mancano le criticità: assai preoccupante la realtà dei vuoti nella dotazione di personale amministrativo. La scopertura risulta pertanto superiore al 27% con gravi ripercussioni sulla regolarità di alcuni servizi e sullo stato di stress di dipendenti caratterizzati da una elevata età media. Per quanto riguarda l’analisi della fattispecie criminose bisogna segnalare una preoccupante situazione per fatti di droga (+55%) e immigrazione (circa 150 udienze mensili). Per quanto riguarda invece l’attività giurisdizionale penale svolta innanzi ai giudici del Tribunale e della Corte di Assise, il Presidente del Tribunale di Agrigento evidenzia una riduzione dell’attività di smaltimento rispetto all’anno precedente (sono stati definiti n. 1.582 processi rispetto ai n. 2.286 del periodo precedente) e un generale calo della produttività (le due sezioni penali e le sezioni di Corte di Assise hanno complessivamente emesso 1.490 sentenze a fronte delle 2.247 dell’anno precedente). 

Un dato sicuramente negativo, cui dovrà porsi urgente rimedio nel prossimo periodo, è costituito dall’aumento della durata media sia dei processi di competenza del giudice monocratico [giunta a 613 giorni, a fronte dei 587 giorni nell’anno precedente], sia dei processi collegiali [con una durata media di 949 giorni, a fronte di 914 giorni nell’anno precedente; cfr. modelli statistici ministeriali]. La durata ultra-triennale di taluni processi, comunque, appare riconducibile, oltre che agli effetti negativi della emergenza Covid19, anche all’elevato turn-over dei giudici togati e a situazioni contingenti, quali i prolungati congedi per maternità di ben due giudici della prima sezione penale.

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