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Inchiesta Stella Cadente: il commerciante licatese che estorceva i baristi gelesi

Nel nuovo  contesto delineato dalla Dda di Caltanissetta con l’operazione Stella Cadente, che ritiene la Stidda tornata ad operare con la pericolosità di una volta, si inseriscono le singole vicende criminali. Come quella che vede un imprenditore licatese con negozio a Licata e con aderenze criminali a Palma e Gela ad agire nel modo che […]

Pubblicato 5 anni fa

Nel nuovo  contesto delineato dalla Dda di Caltanissetta con l’operazione Stella Cadente, che ritiene la Stidda tornata ad operare con la pericolosità di una volta, si inseriscono le singole vicende criminali. Come quella che vede un imprenditore licatese con negozio a Licata e con aderenze criminali a Palma e Gela ad agire nel modo che di seguito disveliamo con le parole del Gip del Tribunale di Caltanissetta:

Giuseppe Truculento e il “licatese” Giuseppe Vella, titolare di un negozio di arredi per bar sono accusati di avere in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, mediante minacce consistite nel far pesare, in modo implicito ma inequivocabile, la propria vicinanza all’organizzazione mafiosa denominata Cosa nostra, costringevano Francesco Famà e il fratello Vincenzo Antonio, titolari del “Bar Milano“, ad adempiere, secondo le modalità stabilite dal Truculento, al pagamento di quanto dovuto a Giuseppe Vella per l’acquisto dei mobili del “Bar Milano”, così procurando a quest’ultimo un profitto ingiusto con pari danno altrui. 

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