Inchiesta Vallone, 61enne favarese lascia il carcere dopo un anno e va ai domiciliari
Per i giudici, dopo la condanna in primo grado a 6 anni di reclusione, le esigenze cautelari si sono affievolite
La prima sezione della Corte di Appello di Caltanissetta, presieduta dal giudice Roberta Serio, ha disposto la sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con quella meno afflittiva dei domiciliari nei confronti di Calogero Luca Lauricella, 61 anni, di Favara. I giudici, accogliendo la richiesta degli avvocati Giuseppe Barba e Danilo Tipo, hanno ritenuto affievolite le esigenze cautelari.
Il favarese era stato arrestato nel marzo dello scorso anno nell’inchiesta “Vallone”, l’indagine che ipotizza un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti con epicentro a Mussomeli e diramazioni anche in provincia di Agrigento. Lauricella in primo grado è stato condannato a 6 anni di reclusione. Diverse contestazioni di spaccio di droga sono state classificate come fatto di lieve entità ma l’associazione a delinquere è stata riconosciuta. Il favarese, dunque, lascia il carcere e va ai domiciliari.
L’intera inchiesta nasce dalle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Mussomeli tra ottobre 2019 e giugno 2020. L’attività dei carabinieri prende spunto dalle risultanze investigative del R.O.S., che nell’indagine “Gallodoro” aveva concentrato la propria attenzione sulla figura di Claudio Rino Di Leo, anche per reati in materia di stupefacenti.