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La nuora del boss ex alleato dei Rizzuto, 28enne arrestato per l’omicidio di Claudia Iacono

Claudia Iacono, freddata un mese fa, era la nuora di uno dei più fedeli alleati della famiglia Rizzuto a sua volta ucciso nello stesso giorno dell'omicidio del patriarca Nicola “Zio Cola” Rizzuto

Pubblicato 11 mesi fa

Svolta nelle indagini sul brutale omicidio di Claudia Iacono, la nuora del boss Moreno Gallo, padrino calabrese un tempo tra i più fedeli alleati del padrino Vito Rizzuto. La polizia di Montreal ha arrestato il presunto killer: si tratta di Joel Richard Clarke, 28 anni, di Brampton, Ontario. L’accusa nei suoi confronti è omicidio di primo grado. Il sospettato resterà in carcere almeno fino al 13 luglio quando si tornerà in aula per discutere il suo caso.

Claudia Iacono è stata uccisa il 16 maggio scorso con sei colpi di pistola esplosi all’esterno del suo salone di bellezza in Côte-des-Neiges. Una esecuzione. Iacono, oltre 35 mila follower su instagram, era nota per il suo marchio di bellezza Dauville. Ma, ancor di più, perchè era la nuora del boss Moreno Gallo. Certamente l’omicidio di una donna di mafia, moglie di Anthony Gallo, figlio del boss calabrese, ha acceso più di un faro sugli equilibri “ballerini” della criminalità organizzata canadese. Poco meno di due mesi fa, sempre a Montreal, almeno due sicari hanno tentato di uccidere Leonardo Rizzuto, figlio del boss Vito, scampato miracolosamente ad un agguato rimanendo ferito a spalla e torace. Il timore, anche se al momento è presto per fare considerazioni del genere, è che l’omicidio di Claudia Iacono possa rientrare in una guerra già cominciata tra calabresi e siciliani. Così come lo era stato già a partire dalla fine degli anni 70 per poi proseguire fino ai primi anni duemila.

Ed è qui che comincia un’altra storia caratterizzata da strane coincidenze che, in questo campo, non devono e non possono mai essere prese alla leggera. Chi era Moreno Gallo? Originario di Rovito, provincia di Cosenza, era considerato uno dei più fedeli alleati della famiglia Rizzuto quando quest’ultima, da Cattolica Eraclea, conquistò il potere nell’intero Canada soppiantando le famiglie di ndrangheta guidate da Cotroni e Violi. Fino allo scoppio di una nuova sanguinosa guerra tra siciliani e calabresi che portò, nel giro di poco tempo, agli omicidi del figlio e del cognato di Vito Rizzuto, nel frattempo in carcere, e del patriarca Nicola “Zio Cola” Rizzuto. Quest’ultimo ucciso il 10 novembre 2010 da un cecchino mentre stava pranzando in casa. Una data non banale. Moreno Gallo è sospettato di aver tradito i Rizzuto e di esser passato dall’altra sponda. Il 10 novembre 2013, a tre anni esatti di distanza dall’omicidio di Nicolò Rizzuto, Moreno Gallo viene ucciso nel ristorante Forza Italia di Acapulco, in Messico. Si era rifugiato lì in attesa di fare rientro in Canada. Non aveva fatto i conti con la scarcerazione di Vito Rizzuto, il capo dei capi della mafia canadese, uscito di galera il 5 ottobre 2012. Rizzuto, prima di morire di cancro in ospedale (dicembre 2013), riprende il mano il controllo degli affari e compie la sua vendetta: nel giro di un mese muoiono i grossisti della droga Emilio Cordileone, Tony Gensale e Mohamed Awada, tutti sospettati del rapimento e della sparizione di Paolo Renda, cognato di don Vito; in pochi giorni vengono uccisi Joe Di Maulo, Dominic Facchini, alleato del rivale di Rizzuto Giuseppe De Vito; Salvatore Calautti, sospettato di essere il cecchino che ha sparato al vecchio don Nick Rizzuto, viene ucciso a una festa di addio al celibato davanti a 500 persone. Vendetta che varca anche i confini del Canada e si manifesta in tutta la sua ferocia alle porte di Palermo dove Fernandino Pimentel e Juan Ramon Paz Fernandez, due trafficanti che avevano tradito i Rizzuto, vengono ritrovati bruciati in una discarica. 

Si torna ai giorni nostri con eventi che, inevitabilmente, sembrano riportare indietro le lancette del tempo. Nel marzo scorso Leonardo Rizzuto, figlio di don Vito, è vittima di un tentato omicidio: due auto lo affiancano e sparano a raffica ferendolo ma non uccidendolo. La polizia arresta due persone, ritenuti gli esecutori, ma sospettano di Francesco Del Balso, altro boss calabrese un tempo fedele ai Rizzuto, di aver orchestrato l’agguato. L’altro ieri sera l’omicidio della nuora del boss Moreno Gallo, un altro “traditore” della famiglia mafiosa agrigentina. Coincidenze e nomi che non lasciano presagire nulla di buono. 

claudia iacono Il luogo del delitto (Foto Pierre Obendrauf/Montreal Gazette)
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