Agrigento

“Le novelle” tema del 59esimo Convegno pirandelliano in esilio a Isola delle Femmine

Politica locale e regionale molto disattenta

Pubblicato 2 anni fa

Anche il 59esimo convegno internazionale pirandelliano si svolgerà in esilio  presso l’hotel Saracen di Isola delle Femmine.

Nato 58 anni fa ad Agrigento per opera di Enzo Lauretta il convegno da alcuni anni a questa parte non viene adeguatamente compreso dalle amministrazioni comunali, siano esse quelle di Marco Zambuto che di Calogero Firetto per finire all’attuale amministrazione retta da Franco Miccichè. 

Un colpo  auto-devastante per la politica, l’economia e l’idea di turismo per una città che vagheggia il titolo di città della cultura.

Stamane in una conferenza stampa il direttore del Centro Stefano Milioto  nell’illustrare gli esiti  del 58esimo convegno avente come tema “Sei personaggi in cerca d’autore” si è detto soddisfatto del percorso cui è stata costretta l’organizzazione dell’annuale convegno: “Nonostante avversità di ogni tipo, il 58° Convegno si è concluso con grande successo, al quale hanno contribuito i relatori, sempre all’altezza del compito, i membri delle commissioni dei premi, i curatori dell’organizzazione e della logistica e la struttura alberghiera del Saracen, che s’è mostrato disponibile e collaborativo e che ha offerto un’ospitalità di riguardo gradita da tutti i convegnisti. A parte le innovative acquisizioni critiche che hanno arricchito l’esegesi teatrale pirandelliana, hanno usufruito economicamente del Convegno la suddetta struttura alberghiera con i costi dell’ospitalità e il comune di Isola delle Femmine con la tassa di soggiorno, che sarebbero stati introitati da alberghi e dalla città se il convegno si fosse tenuto in Agrigento”.

Il 59esimo convegno verterà sulle novelle di Pirandello. Ben 14 gli studiosi chiamati a discutere. C’è persino una studioso della università coreana, Moonjunk Park in questo caleidoscopio di casi tra frammentazione dell’io e scomposizione umoristica delle novelle.

“Il Convegno, il 59° della serie, prende in esame le 15 raccolte che per esigenze editoriali lo scrittore ha dovuto effettuare delle 251 sue novelle. Il 59° prende in considerazione alcune raccolte, le rimanenti  saranno oggetto del 60° convegno 2023, di cui è già pronto lo schema, e che ha per titolo  Le novelle di Pirandello “raccolte”2.  Le raccolte del 59° (il numero aggiunto al titolo indica l’anno di pubblicazione del 1900) Scialle nero ‘22, La vita nuda ‘22, La rallegrata ‘22, L’uomo solo ‘22, La mosca ‘23, In silenzio ’23. Si è dato anche spazio, slittando dalla cronologia, a una novella “ritrovata”, Alla salute!, pubblicata il 28 febbraio 1917 sull’ “Idea nazionale”, e inserita nella raccolta Berecche e la guerra del 1934. Il Convegno intende approfondire l’analisi generale di ogni singola raccolta e quella particolare delle novelle ivi comprese per scoprirne, qualora ve ne siano, criteri, legami, connessioni e significati fra esse e in generale col pensiero di Pirandello.

Riserve culturali e politiche mostra di avere Nino Lauretta, consigliere delegato del Centro Internazionale studi Pirandelliani.

“Riguardo lo scarso interesse dell’attuale sindaco e dell’Amministrazione cittadina giova ricordare che non solo il sindaco inseriva nel suo programma elettorale il Convegno pirandelliano, specificando “…vanno recuperate importanti manifestazioni che hanno lasciato la nostra Città come”…, “il Convegno internazionale di studi pirandelliani”…, disattendendo lo stesso programma. In effetti il Centro già realizzava il Convegno ad Agrigento semmai con il suo arrivo sarà costretto a andar via. Subito dopo la sua elezione e al primo incontro con i rappresentanti del Centro, il primo cittadino a termine dello stesso diramava un comunicato, tramite il suo addetto stampa, con il quale veniva precisato che “Tutti hanno convenuto sull’importanza culturale e promozionale del convegno e della sua essenzialità di mantenere la sede di svolgimento nella Città di Agrigento. A conclusione dell’incontro si è deciso di rinnovare il protocollo d’intesa fra Amministrazione comunale e Centro nazionale studi pirandelliani per una collaborazione costante”. Ma nessun protocollo è stato rinnovato. Successivamente si sono ripetuti vari incontri, uno dei quali prima con appuntamento in sede e poi rinviato, dopo una lunga attesa, per strada in via Atenea, sempre infruttuosi. Il nostro ultimo contatto con il sindaco è datato gennaio 2022, quando chiese al presidente del Centro di ricevere urgentemente copia della vecchia convenzione Comune/Centro, esprimendo la ferma volontà di volerla ripristinare…Stiamo ancora aspettando.! Ancora peggio ha fatto il Parco Archeologico, perchè dopo aver promesso al Centro pirandelliano per oltre un anno e mezzo la sua istituzionalizzazione (siamo a settembre 2020) da deliberare congiuntamente a una omologa associazione e precisamente l’Accademia di studi mediterranei della prof.ssa Gallo, nel dicembre del 2020 procedeva a deliberare solo quella della sopra citata Accademia e altresì, nell’anno successivo, determinava per quest’ultima un sostanzioso contributo per una sua iniziativa. Queste sopraesposte sono le responsabilità dei Soggetti istituzionali e sono le reali motivazioni dello spostamento dell’evento prima a fine marzo e poi a aprile 2022 e comunque realizzato in quest’ultima data con il Patrocinio del Ministero della Cultura”.

Per quanto riguarda la Regione?

“Molto meglio. Giova ricordare, altresì, che nella Convenzione-protocollo del marzo 2018, con la quale la Regione consegnava il Palacongressi al Parco per la gestione di questa importante struttura, il vice-presidente nonché assessore regionale dell’Economia avv. Gaetano Armao, con un gesto di grande considerazione e slancio, al quale ancora il Centro rimane ancora grato, stabiliva espressamente, unicamente citando il Centro nazionale studi pirandelliani nella sua riserva, che “Con il presente protocollo si concorda che il Palacongressi sarà la sede dove si terrà il Convegno internazionale di studi pirandelliani, organizzato dal Centro Nazionale che si tiene, ritualmente, nel mese di dicembre, a titolo gratuito”. Ma evidentemente 58 convegni internazionali, una ottantina di pubblicazioni, la crema della migliore critica letteraria italiana, centinaia di migliaia di studenti e studiosi, venuti da tutt’Italia e dall’estero a Agrigento e non solo nel corso dei 55 anni ininterrotti di attività, non sono stati sufficientemente meritevoli per ottenere la considerazione politica di chi di fatto gestisce le nostre istituzioni comunali e regionali agrigentine, attenzioni che altri invece hanno ottenuto”.

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