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L’omicidio dei fratelli La Monaca di Canicattì, pastore condannato a 16 anni e 8 mesi 

Per la Corte di assise il pastore ha partecipato al duplice omicidio ma potrebbe non aver agito da solo

Pubblicato 50 minuti fa

La Corte di assise di appello di Caltanissetta ha condannato a 16 anni e 8 mesi il pastore rumeno Florin Scurtu per l’omicidio dei fratelli Calogero e Filippo La Monaca, di 76 e 74 anni, originari di Canicattì, uccisi nell’estate 2020 nelle campagne di Deliella. I giudici hanno riformato parzialmente la sentenza di primo grado quando al 33enne furono inflitti venticinque anni di reclusione. L’omicidio dei fratelli La Monaca, imprenditori agricoli canicattinesi in pensione, si consuma il 14 giugno 2020 in aperta campagna. Un delitto che ancora oggi rimane avvolto nel mistero.

Manca un chiaro movente anche se in origine l’ipotesi accreditata fu quella della lite per questioni di pascolo finita nel sangue. Manca anche l’identità di chi ha lasciato un’impronta sulla caviglia di una delle due vittime. Il pastore romeno, incastrato grazie al ritrovamento di tracce di sangue e del dna, in un primo momento confessò salvo poi dichiararsi estraneo al duplice omicidio.

I fratelli La Monaca furono uccisi a sassate e i loro corpi bruciati così come la Land Rover che venne ritrovata sul posto. Furono le sorelle delle vittime, costituitesi parte civile nel processo tramite gli avvocati Giovanni Selvaggio e Salvino Iannello, a lanciare l’allarme dopo aver sentito un’esplosione in corrispondenza della fattoria. L’imputato è difeso dall’avvocato Valentina Fiorenza.

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