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Messina Denaro e le sue identità, trovati documenti intestati ad altri

Trovati documenti di identità contraffatti coi nomi e i dati di persone realmente esistenti

Pubblicato 1 anno fa

Il boss Matteo Messina Denaro avrebbe utilizzato negli anni le generalità di diversi fiancheggiatori. Lo sospettano gli inquirenti che, nel covo di vicolo San Vito, a Campobello di Mazara, tra le carte del capomafia hanno trovato documenti di identità contraffatti coi nomi e i dati di persone realmente esistenti. 

Non è ancora chiaro se i documenti siano stati contraffati dallo stesso capomafia o se qualcuno glieli abbia forniti precompilati e lui abbia soltanto apposto la sua foto. Diverse peraltro sono le foto tessera trovate al padrino di Castelvetrano. Prima di assumere l’identità del geometra Bonafede, utilizzata a partire almeno dal 2020, quando venne operato di cancro all’ospedale di Mazara del Vallo e utilizzò il codice fiscale e la carta di identità del suo complice, il boss avrebbe dunque fatto uso dei documenti di altre persone. 

E con le generalità di altri favoreggiatori avrebbe viaggiato e concluso affari.

Piste che gli inquirenti, che stanno tentando di andare a ritroso per ricostruite la latitanza del capomafia, ora approfondiranno.

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