Migranti, sindaco di Lampedusa chiede intervento del governo: “Meloni venga qui”
"Il ministro dell'Interno dica cosa intende fare e soprattutto con quali risorse. La nostra pazienza sta finendo''. A dirlo è il sindaco di Lampedusa
‘Chiedo al presidente Meloni di venire a passare due giorni a Lampedusa con me. Ci sediamo nel mio ufficio, dopo aver visitato l’isola, e insieme troveremo una soluzione. Ne sono sicuro”. Lo dice il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, dopo l’ennesima emergenza sbarchi sull’isola. Dopo la raffica di arrivi degli ultimi giorni e nonostante i trasferimenti disposti dalla Prefettura di Agrigento stamani nell’hotspot di contrada Imbriacola le presenze superavano quota 4mila.
”Occorre percorrere nuove strade. Il ministro dell’Interno dica cosa intende fare e soprattutto con quali risorse. La nostra pazienza sta finendo”. A dirlo è il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, dopo la raffica di sbarchi che da giovedì scorso ha investito l’isola. Il primo cittadino ha oggi incontrato il ministro per le imprese Adolfo Urso col quale ”abbiamo discusso su possibili misure da adottare per aiutare il tessuto imprenditoriale e sociale del territorio, atteso che la questione immigrazione impatta negativamente sull’isola”. Sulla più grande delle Pelagie venerdì ci sono stati 65 sbarchi con quasi 2mila arrivi e ieri 55 approdi con oltre 2mila persone sbarcate in appena 24 ore.
”È sotto gli occhi di tutti che il fenomeno migratorio al Governo sia esploso in mano, e in questo senso condivido le parole del nostro presidente della Repubblica quando dice che ‘occorre percorrere strade diverse”. A dirlo è il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, dopo la raffica di sbarchi che da giovedì ha condotto sull’isola migliaia di migranti con oltre 4.200 presenze stamani nell’hotspot di contrada Imbriacola. ”La stessa dichiarazione di emergenza – aggiunge il primo cittadino- non ha prodotto alcun risultato concreto per Lampedusa: nessuno dei problemi che denunciamo da anni è stato affrontato. Il tema dei rifiuti, ancora oggi scaricati sul bilancio comunale, il tema delle bare per i migranti e dei servizi di onoranze funebri, ancora oggi in capo al comune di Lampedusa, i barchini che deturpano le coste e il mare e mettono in pericolo la navigazione, una nave dedicata per la celerità nei trasferimenti dei migranti verso la Sicilia: nulla. Solo annunci”.
LA RISPOSTA DELLE FORZE DI POLIZIA
“Tra le forze di polizia, che operano con impegno costante a Lampedusa, sono sorte sorpresa e perplessità per le dichiarazioni del sindaco Filippo Mannino che a margine dell’incontro con il ministro Adolfo Urso, ha dichiarato che “nessuno dei problemi che denunciamo da anni è stato affrontato”, così come che “è sotto gli occhi di tutti che il fenomeno migratorio al Governo gli sia esploso in mano”, aggiungendo dei ritardi e dei lunghi tempi di permanenza dei migranti all’hot spot. Molti poliziotti ascoltando le sue parole hanno commentato “il sindaco dovrebbe tener conto del sacrificio delle forze di polizia e dei risultati invero straordinari che dicono il contrario che è sotto gli occhi di tutti e che anche la stampa conosce bene, ossia la celerità dei trasferimenti dei migranti; grazie allo sforzo delle forze di polizia e della struttura del ministero dell’Interno, dipartimento della pubblica sicurezza e dipartimento delle Libertà civili con questure e prefetture, i migranti restano sull’isola per 6/36 ore al massimo”. Le forze di polizia riescono a portare avanti il trasferimento dei migranti con efficienza mai raggiunta , grazie agli agenti dell’ufficio immigrazione, della squadra mobile della questura di Agrigento e agli operatori della Croce rossa.”