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Migranti, Tar sospende ordinanza del presidente Musumeci

Il Tar della Sicilia, con un decreto cautelare monocratico, firmato dalla Presidente della III sezione del Tar Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Maria Cristina Quiligotti (non dal presidente del Tar Calogero Ferlisi), e depositato oggi pomeriggio, ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza del governatore della Sicilia Nello Musumeci, che aveva disposto lo sgombero di hot spot e centri di […]

Pubblicato 4 anni fa

Il Tar della Sicilia, con un decreto cautelare monocratico, firmato dalla Presidente della III sezione del Tar Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Maria Cristina Quiligotti (non dal presidente del Tar Calogero Ferlisi), e depositato oggi pomeriggio, ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza del governatore della Sicilia Nello Musumeci, che aveva disposto lo sgombero di hot spot e centri di accoglienza migranti dell’isola.
Il cautelare collegiale e’ fissato per il 17 settembre (l’ordinanza regionale scade il 10 settembre). Nel decreto e’ espressa anche una valutazione di merito sui contenuti dell’ordinanza. Le misure adottate con l’impugnato provvedimento, si legge nell’atto, “sembrano esorbitare dall’ambito dei poteri attribuiti alle regioni” laddove “sebbene disposte con la dichiarata finalita’ di tutela della salute in conseguenza del dilagare dell’epidemia da Covid-19 sul territorio regionale, involvono e impattano in modo decisivo sull’organizzazione e la gestione del fenomeno migratorio nel territorio italiano, che rientra pacificamente nell’ambito della competenza esclusiva dello Stato ai sensi dell’art. 117, co. 2, lett. b), della Cost, e, peraltro, sono certamente idonee a produrre effetti rilevanti anche nelle altre regioni e, quindi, sull’intero territorio nazionale, nel quale dovrebbero essere trasferiti, nell’arco delle 48 ore decorrenti dalla pubblicazione dell’ordinanza, i migranti allo stato ospitati negli hotspot e nei centri di accoglienza insistenti sul territorio regionale”. E ancora: “La disposta chiusura dei porti all’accesso dei natanti di qualsiasi natura trasportanti migranti sembra esorbitare parimenti dalla competenza regionale”. Peraltro, “ai sensi dell’art. 1, co. 4, del D.L. 16 maggio 2020, n. 33, convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, qualsiasi intervento limitativo della circolazione delle persone da e verso l’estero e’ riservato allo strumento del D.P.C.M.”. E ancora, nel decreto del Tar di Palermo, contro l’ordinanza di Nello Musumeci, si precisa: “Quanto, poi, comunque, ai presupposti fattuali dell’adozione dell’impugnato provvedimento, non e’ dato ricavare, dalla lettura testuale dello stesso nella sua interezza, che sia stata svolta un’idonea istruttoria al riguardo a supporto del provvedimento, in mancanza di specifici riferimenti o richiami agli accertamenti svolti e alle relative risultanze”. In definitiva, scrive la Terza sezione del Tar, “l’esistenza di un concreto aggravamento del rischio sanitario legato alla diffusione del Covid-19 tra la popolazione locale, quale conseguenza del fenomeno migratorio, che, con il provvedimento impugnato, tra l’altro, si intende regolare, appare meramente enunciata, senza che risulti essere sorretta da un’adeguata e rigorosa istruttoria, emergente dalla motivazione del provvedimento stesso e altrettanto sembra potersi affermare anche in relazione alla diffusione del contagio all’interno delle strutture interessate”. Alla luce di tale motivazioni, la terza sezione del Tar “accoglie l’istanza cautelare monocratica” del Governo e “per l’effetto, sospende l’esecutivita’ del provvedimento impugnato” fino “alla prossima c.c. del 17.9.2020, che si fissa fin da ora, ai fini della trattazione collegiale della predetta istanza cautelare”. In allegato il decreto integrale.

“Quella adottata dal magistrato del TAR di Palermo è una decisione cautelare che non condividiamo e che è stata assunta senza neppure ascoltare la Regione, come può essere concesso a richiesta della parte e come noi abbiamo formalmente chiesto, non avendo potuto depositare le nostre difese”. Cosi il Presidente della Regione Nello Musumeci che continua: “tuttavia, se in pochi giorni sono stati trasferiti oltre 800 migranti è la dimostrazione che serve denunciare il problema ad alta voce. Sulla nostra competenza in materia sanitaria non faremo un solo passo indietro. Martedì mattina sarà a Lampedusa la nostra task force e nei giorni successivi saranno verificati accuratamente gli oltre 40 centri di accoglienza che sono censiti in Sicilia. È una battaglia di civiltà dalla quale non ci possiamo esimere. Al governo di Roma chiedo ancora una volta di proclamare lo “stato di emergenza” su Lampedusa“ e di esercitare nei fatti le competenze che rivendica. Altrimenti sono solo chiacchiere e i problemi restano tutti sulle spalle e sulla pelle dei siciliani”.

Sulla decisione del Tar di Palermo è intervenuto il leader della Lega Matteo Salvini che dichiara: “Ennesima vergogna italiana, governo e ‘giustizia’ spalancano porti e porte ai clandestini. Dalla Lega massimo sostegno a Musumeci e ai siciliani. Tutti i nostri sindaci e governatori sono mobilitati per evitare qualsiasi nuovo arrivo di clandestini che ormai non sono più solo un problema economico e sociale ma anche sanitario”.

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