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Montevago, la signora Anna Ganci: “accolgo con piacere i profughi ucraini”

I profughi arriveranno a Montevago nel fine settimana con la missione “Un cuore per l'Ucraina”

Pubblicato 2 anni fa

Dopo aver lasciato farmaci e beni di prima necessità da Narewka è iniziato il viaggio di ritorno del bus umanitario partito domenica scorsa da Montevago per la Polonia nell’ambito del progetto “Un cuore per l’Ucraina”. Sono saliti a bordo del pullman venti profughi, sei bambini, tredici donne e un solo uomo in fuga da tre città bombardate: Mariupol, Kharkiv Chernihiv. In viaggio anche un cane. Prossima tappa Varsavia, dove ad attendere l’autobus ci sono altre persone, tra cui un bimbo di pochi mesi.

A Montevago ad attendere e a mettere a disposizione la sua casa per una famiglia ucraina è la signora Anna Ganci; anche lei rimase senza casa, nel ’68 quando il terremoto distrusse tutto e lei incinta e con dei figli fu costretta ad emigrare a Milano per rifarsi una vita.

“È stata una cosa bruttissima, avevo già un paio di bambini ed ero incinta, siamo rimasti senza più nulla, racconta la signora Anna. Non avevamo nemmeno da mangiare. Fummo costretti a spostarci a Milano dove, come terremotati, ci ospitarono in una struttura con cucina da campo dove almeno avevamo da mangiare. Non dimenticherò mai cosa hanno fatto per noi a Milano e oggi io voglio fare lo stesso per le famiglie ucraine rimaste senza niente”.

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