“Non è più socialmente pericoloso”, revocata sorveglianza speciale a Cosentino
Dopo aver scontato la condanna in seguito al blitz antimafia "Nuova Cupola"
La quinta sezione penale della Corte d’Appello di Palermo, presieduta dal giudice Aldo De Negri, ha disposto la revoca della misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, della durata di tre anni e sei mesi, nei confronti di Luca Cosentino, 45 anni, di Agrigento. La decisione, su appello presentato dall’avvocato Giuseppe Barba, ribalta quanto aveva stabilito il Tribunale di Agrigento lo scorso marzo.
I giudici della Corte d’Appello ritengono cessata la pericolosità sociale di Cosentino. Alla base della decisione il corretto comportamento del 45enne dopo la condanna a otto anni per mafia, il fatto di aver trovato lavoro e di essersi trasferito in altra sede comportando quindi un distacco dal territorio all’interno del quale si sono consumate le condotte criminose per cui è stato riconosciuto colpevole.
Cosentino era stato arrestato nell’ambito dell’operazione antimafia “Nuova Cupola” venendo riconosciuto quale uomo di fiducia di Francesco Ribisi e Giovanni Tarallo, all’epoca dei fatti elementi di spicco di Cosa Nostra agrigentina. Per questo motivo è stato condannato alla pena di otto anni con conseguente applicazione della misura di sorveglianza oggi revocata dalla Corte d’Appello di Palermo.