Agrigento

Omicidio Lupo: oggi pomeriggio verrà eseguita l’autopsia

La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo di inchiesta contro ignoti

Pubblicato 4 anni fa

Oggi pomeriggio, alle 15,30, nella sala mortuaria dell’ospedale San Giovanni di Dio, il consulente tecnico nominato dal pubblico ministero Paola Vetro, il dottor Cataldo Raffino, effettuerà la perizia necroscopica sul cadavere di Salvatore Totò Lupo, 45 anni di favara, ucciso il giorno di Ferragosto all’interno di un bar da un killer solitario che gli ha sparato contro tre colpi di revolver calibro 38.

Il perito settore dovrà individuare le cause specifiche della morte di Lupo e “quanto altro di utile” per le indagini sul delitto. La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo di inchiesta contro ignoti ma ha già individuato le parti offese che sono la moglie e i figli della vittima ed i suoi genitori, sei persone in tutto.

Secondo gli inquirenti non sarebbe un delitto legato alla criminalità organizzata, ma a dissidi di natura economica fra Salvatore Lupo e la sua cerchia di amici e familiari. Dopo le prime indagini per i carabinieri della tenenza di Favara, coordinati dal procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio e dall’aggiunto Salvatore Vella nonché dal sostituto Paola Vetro, la pista più calda è quella dei dissidi per ragioni economiche che avrebbero portato all’omicidio dell’ex presidente del Consiglio comunale di Favara in provincia di Agrigento, imprenditore titolare di alcune residenze per anziani, ucciso in un bar di via IV Novembre nel centro del paese.

Le indagini procedono spedite, ma sono rese difficili dall’assenza di testimonianze determinanti. Nessuno ha visto niente, nessuno ha saputo fornire indicazioni utili alle investigazioni dei carabinieri. Per il procuratore capo di Agrigento – evidenziano le agenzie di stampa –  chi ha sparato sarebbe un killer professionista che ha colpito la vittima con due dei tre colpi esplosi di un revolver calibro 38, andati a segno in testa.

Un agguato “programmato nei minimi particolari ed eseguito a sangue freddo” dicono gli inquirenti che ad oggi escludono che sia un delitto di mafia.

Secondo quanto si apprende dai verbali delle persone sentite non emergerebbero testimonianze significative per trovare il killer. Anche sul fronte telecamere non ci sarebbero impianti di video sorveglianza attivi nella zona e l’unico occhio elettronico vicino al luogo dell’omicidio non inquadra il bar.

Tutte le persone interrogate questa notte dai carabinieri di Agrigento sono state sottoposte all’esame dei residui di polvere da sparo sulle mani, il cosiddetto Stub, e si attendono i responsi scientifici dei Ris di Messina.

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Grandangolo Settimanale N. 40 - pagina 1

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