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Operazione “River”, cocaina viaggiava nei pannolini: 11 arresti, in manette canicattinese (vd)

Due i principali canali di approvvigionamento di cocaina: Catania e Canicattì

Pubblicato 3 anni fa

Traffico di cocaina in Sicilia. Dalla prima mattinata i Carabinieri di Caltanissetta, supportati dai colleghi di Catania, Canicattì e Mussomeli, dal personale dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sicilia, dalle unità cinofile di Palermo Villagrazia e di Nicolosi, nonché da una squadra della CIO del 12° Reggimento Sicilia, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari, emessa dal gip di Caltanissetta, nei confronti di 11 persone accusate  di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.  

In carcere: Giuseppe Fiume, 51 anni di Catania; Eros Fabrizio Fiume, residente a Caltanissetta; Alessandro Fiume, 37 anni residente a Caltanissetta; Mario Ragusa, 28 anni residente a Caltanissetta; Michele Ventura, 40 anni di Caltanissetta; Isidoro Di Stefano, 40 anni di Catania; Santo Puglisi, 50 anni Catania; Emanuele Cosimo Tringali, 40 anni di Catania; Diego Milazzo, 37 anni di Canicattì; Maurizio Emanuel Santoro, 31 anni di  Caltanissetta; G. D. (arresti domiciliari);

Le indagini, coordinate dalla Dda, hanno permesso di sgominare un’associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti sul capoluogo nisseno, nel vicino comune di San Cataldo e a Catania. A far partire le indagini sono state le dichiarazioni, a gennaio 2019, rese da un collaboratore di giustizia affiliato al clan Cappello di Catania che ha riferito di forniture di sostanze stupefacenti provenienti da Catania ed immesse sul mercato clandestino di Caltanissetta. L’attenzione degli investigatori si è concentrata soprattutto sulle figure di Giuseppe Fiume, pregiudicato nisseno, e di  Mario Ragusa, genero di Giuseppe Fiume, anch’egli pregiudicato per reati inerenti le sostanze stupefacenti. 

I due sono stati arrestati a giugno e luglio 2019, nel corso dell’indagine, perché trovati in possesso  rispettivamente di circa 56 grammi e 140 grammi di cocaina. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’organizzazione criminale, composta prevalentemente da familiari di Giuseppe Fiume, si era specializzata nello spaccio cocaina, approvvigionata principalmente da due canali: Catania e Canicattì.

Operazione River, 11 arresti

Ne acquistavano circa 100-200 grammi a settimana che poi tagliavano per rivenderla a 100 euro al grammo, incassando il doppio del costo della droga.

L’organizzazione messa in piedi da Giuseppe Fiume, 51 anni, è stata sgominata dai carabinieri di Caltanissetta con undici arresti dell’operazione ‘River’, che sono partiti, come anticipato, dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia del clan Cappello di Catania.

Quest’ultimo aveva parlato della vendita di droga a ‘Giuseppe’ che faceva il custode alla villa comunale. Alla sua identità sono arrivati i carabinieri: Giuseppe Fiume, che, secondo l’accusa. aveva organizzato un’attività di spaccio di tipo familiare, insieme al fratello Alessandro, al figlio Eros e al genero Mario Ragusa.

La droga, come spiegato in conferenza stampa dal comandante provinciale, il colonnello Baldassare Daidone, e dal maggiore Salvatore Vilona, viaggiava anche all’interno dei pannolini dei figli di Mario Ragusa e Giuseppe Fiume. Questi ultimi poi operavano in maniera diversa. Il primo, infatti, spacciava direttamente nella sua abitazione di via Redentore dove quotidianamente si recavano decine di persone, tra studenti, artigiani, commercianti e professionisti.

Il secondo, invece, consegnava la droga all’interno della sua Alfa Romeo 147 in giro per Caltanissetta e San Cataldo.

Gli arresti sono stati eseguiti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Caltanissetta su richiesta della locale Procura Distrettuale.

Sono in corso perquisizioni nelle case degli indagati alla ricerca di armi e droga.

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