Prete in aula riconosce uno dei suoi aggressori e ne scagiona un altro
Il processo scaturito dall'aggressione a don Mario Sorce
E’ ripreso ieri mattina, davanti il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, il processo scaturito dalla violenta aggressione ai danni del parroco don Mario Sorce avvenuta nel 2014 nei pressi della chiesa del Quadrivio Spinasanta. Sul banco degli imputati siedono sette persone. Il processo però rischia di arenarsi a causa della prescrizione che è ormai dietro l’angolo.
In aula è comparso don Mario Sorce che, rispondendo alle domande delle parti, ha di fatto riconosciuto uno dei suoi aggressori: “L’ho riconosciuto perché aveva fatto con me la cresima a Villaseta – ha detto il parroco – indicando uno degli imputati (Capraro).” Il prete ha poi di fatto scagionato un altro degli imputati, Stefano Davide Burgio: “Non ho ricevuto colpi da lui e non l’ho visto dalla finestra dell’ufficio”.
Questi gli imputati: Giuseppe Contrino,Salvatore Capraro, Giovanni Russo Silvestre, Gabriele Minio, Angelo Carapezza, Stefano Davide Burgio e il tunisino Nizar Bhiri.






