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Ravanusa, la morte di Federica e Lorenzo: rito abbreviato per 30enne

Nell'incidente persero la vita due giovani di Ravanusa

Pubblicato 2 anni fa

La difesa di  Luigi Alessandro D’Angelo, trentenne di Ravanusa accusato di duplice omicidio stradale, ha chiesto l’ammissione al rito abbreviato che, in caso di condanna, prevede lo sconto di un terzo della pena. La difesa ha anche ottenuto l’acquisizione di una consulenza tecnica da parte dell’ingegnere Francesco La Novara.

La vicenda scaturisce da quanto avvenuto la tragica sera del 2 febbraio 2020 quando morirono in un incidente stradale Lorenzo Miceli, 29enne ex consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di Ravanusa, e di Federica Aleo, 29enne di Canicattì’ commessa di un noto negozio di abbigliamento.

Tutti erano a bordo della Alfa Romeo 147 guidata proprio dal trentenne che adesso rischia il processo. Secondo gli accertamenti disposti dagli inquirenti il conducente, difeso dall’avvocato Salvatore Manganello, si sarebbe messo alla guida dopo aver assunto cocaina ed essere risultato positivo all’alcol test. Inoltre viene anche contestata una guida imprudente per la velocità di marcia sostenuta. 

La vicenda risale allo scorso 2 febbraio quando l’auto, con a bordo quattro persone, si schiantò contro un muro in via Gramsci, a Ravanusa. Il bilancio fu pesantissimo: Miceli morì nell’immediatezza mentre Federica Aleo rimase per ben tre mesi ricoverata all’ospedale di Caltanissetta prima del decesso. Nell’incidente rimase coinvolta una terza persona che riportò delle lesioni. 

Si torna in aula l’1 febbraio per la requisitoria del sostituto procuratore Gianluca Caputo. Il 22 febbraio, invece, saranno gli avvocati Gaziano e Manganello a procedere con le arringhe difensive. Poi il gup Stefano Zammuto emetterà la sentenza.

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