Agrigento

Referendum Giustizia, Camera Penale di Agrigento: “Riequilibrare parti del processo”

Questa mattina si è tenuta una manifestazione della Camera Penale di Agrigento per sensibilizzazione l’opinione pubblica sull’importanza del referendum

Pubblicato 3 anni fa

Il 12 giugno tutti i cittadini italiani sono chiamati alle urne per il referendum sulla giustizia. I seggi saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23 e lo scrutinio delle schede inizierà lunedì 13, dalle 14 in poi, dando precedenza allo spoglio dei risultati del referendum anche dove si svolgano contestualmente le elezioni amministrative. 

Cinque i quesiti: l’abrogazione della legge Severino, la limitazione delle misure cautelari, la separazione delle funzioni dei magistrati, la valutazione dei magistrati, le firme (non) necessarie per candidarsi al Csm.

Questa mattina si è tenuta una manifestazione della Camera Penale di Agrigento per discutere sull’importanza del referendum e sul perchè i cittadini devono andare a votare.

“E’ importante per tutti i cittadini andare a votare per dare una indicazione precisa al Parlamento per attuare le riforme necessarie. Sono cinque i quesiti e invitiamo tutti a votare. Oggi vogliamo informare la cittadinanza sul contenuto: riforma Csm, separazione delle carriere, limitazione dell’applicazione della custodia cautelare prima, abolizione della legge Savarino con la sospensione dei politici per una condanna in primo grado. I temi della giustizia riguardano tutti i cittadini e non sono questioni complesse ma semplici e comprensibili.” Così l’avvocato Angelo Nicotra, presidente della Camera Penale di Agrigento

Trattandosi di referendum abrogativi (ossia che puntano a ottenere l’abrogazione totale o parziale di una norma esistente), affinché la legge oggetto del quesito sia abrogata, ovviamente la maggioranza dei voti espressi deve essere un sì. Ma si teme una forte astensione.

“L’ipotesi dell’astensione è quella meno gradita. L’avvocatura si sta facendo carico di sensibilizzazione l’opinione pubblica sull’importanza di questo referendum. Riteniamo che sia importante dare un segnale alla politica. In questo senso si inserisce l’odierna iniziativa”, ha dichiarato l’avvocato Roberto Gambino, membro camera penale di Agrigento. Tutte le tematiche sono importanti ma la separazione delle carriere è quella che ci sta più a cuore. Il pubblico ministero che conduce le indagini, ne sostiene gli esiti e tante volte si perviene a diffusioni di notizie che suscitano clamore nell’opinione pubblica e poi il processo non interessa più a nessuno. Le parti devono essere paritarie e la terzietà del giudice deve essere rafforzata e va garantita serenità e rispetto. Non ci può essere terzietà se chi giudica è collega di chi accusa. Bisogna riequilibrare la posizione delle parti processali. Il referendum non la riequilibra ma darebbe un segnale importante.”

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