Agrigento

Sea Watch, Patronaggio e Vella: “per Rackete chiesto divieto dimora Agrigento a salvaguardia indagini” (vd)

di IRENE MILISENDA E GIUSEPPE CASTALDO A conclusione dell’interrogatorio il Procuratore capo Luigi Patronaggio, insieme al vice Salvatore Vella e la pm Gloria Andreoli, hanno fatto il punto della situazione in conferenza stampa. Le accuse contestate per Carola Rackete comandante della Sea Watch 3 sono rifiuto di obbedienza a nave da guerra, resistenza o violenza […]

Pubblicato 5 anni fa

di IRENE MILISENDA E GIUSEPPE CASTALDO

A conclusione dell’interrogatorio il Procuratore capo Luigi Patronaggio, insieme al vice Salvatore Vella e la pm Gloria Andreoli, hanno fatto il punto della situazione in conferenza stampa.
Le accuse contestate per Carola Rackete comandante della Sea Watch 3 sono rifiuto di obbedienza a nave da guerra, resistenza o violenza contro nave da guerra e navigazione in zone vietate.

L’udienza si è svolta in un clima sereno e di collaborazione.
La comandante della Sea Watch, Carola Rackete, non ha agito in stato di necessita’. Abbiamo proceduto all’arresto perche’, a nostro parere, non era obbligata ad entrare in porto violando l’alt della Guardia di Finanza”, ha dichiarato il Procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, che ha aggiunto: “cosa diversa e’ il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per cui si procede separatamente. Quella sara’ la sede, l’altro fascicolo, dove valutare se l’azione di salvataggio dei migranti effettuata nelle acque antistanti la zona Sar libica sia stata un’azione necessitata. In quell’altro parallelo procedimento andremo a verificare se i porti della Libia possono ritenersi sicuri o meno e andremo a vedere se la zona Sar libica e’ efficacemente presidiata dalle autorita’ della guardia costiera libica, andremo a verificare le concrete modalita’ del salvataggio cioe’ a dire se vi sono stati contatti tra i trafficanti di esseri umani e la Sea Watch, se il contatto e’ avvenuto in modo fortuito o ricercato. Tutta una serie di elementi che servono a verificare se si e’ trattato di un’azione di salvataggio in mare oppure un’azione concertata. Il pool anti-immigrazione della Procura di Agrigento, nei prossimi giorni, sentiranno la comandante Carola Rackete in ordine proprio a quest’altra contestazione: il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. 

Il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, salito a bordo della Sea Watch ha effettuato una perquisizione per acquisire materiale probatorio per eventuali contatti tra i trafficanti libici e i componenti della Sea Watch. “Questo materiale, ha sottolineato Patronaggio, e’ coperto da segreto investigativo.

“Abbiamo inoltre chiesto come misura cautelare, ha concluso Patronaggio, per Carola Rackete il divieto di dimora nella provincia di Agrigento, che comprende i porti di Porto Empedocle, Agrigento e Lampedusa perché è sufficiente per non danneggiare le indagini” .

Le immagini della conferenza

Intanto il procuratore aggiunto Salvatore Vella, ha gia’ convocato per il 9 luglio, per rendere interrogatorio in qualita’ di indagata per l’ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, la comandante di Sea Watch3 Carola Rackete. Si tratta del primo fascicolo aperto nel quale viene contestata anche la “disobbedienza a nave da guerra”, che scaturisce dall’avere violato il divieto di ingresso in acque italiane trasportando i migranti. L’interrogatorio era in programma sabato mattina ma e’ stato rinviato per l’arresto della trentunenne tedesca, arresto che ha fatto scattare un secondo procedimento.

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