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Traffico di droga ed estorsioni, 6 arresti nel palermitano

L'operazione e' denominata 'Social bomba'

Pubblicato 2 anni fa

Rapina in concorso, aggravata dal metodo e dalle modalita’ mafiose, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e rapina: per questi reati, alle prime ore di stamattina, a Palermo e San Mauro Castelverde (nel Palermitano), i militari del Nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Palermo e delle Compagnie di Cefalu’ e Petralia Sottana, hanno dato esecuzione a 6 provvedimenti cautelari (4 in carcere e 2 degli arresti domiciliari), emessi dall’ufficio gip presso il tribunale diPalermo su richiesta della locale Direzione distrettuale Antimafia.

Gli indagati nell’operazione Social Bamba dei carabinieri sono sei. Quattro sono stati portati in carcere; Giuseppe Scialabba, 36 ann,i di Palermo, (gia’ detenuto); Giovanni Scialabba, 61 anni, di San Mauro Castelverde; Mauro Scialabba, 34 anni, di San Mauro Castelverde; Francesco Paolo La Rocca, 30 anni, di Palermo. Ai domiciliari Paolo Giacalone, 24 anni, Palermo, e Alessio Lo Giudice 22 anni, di Palermo.

L’operazione e’ denominata ‘Social bomba’.  L’indagine, spiega un comunicato, seguita da un pool di magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Guido, costituisce l’esito di una complessa manovra investigativa condotta dal Nucleo investigativo di Palermo, congiuntamente alle Compagnie di Cefalu’ e Petralia Sottana, focalizzata nel contesto territoriale del mandamento mafioso di San Mauro Castelverde, che ha consentito di acquistare un grave quadro indiziario in ordine alla presunta commissione di numerosi reati, anche aggravati dal metodo e dalle modalita’ mafiose, che sarebbero stati perpetrati da alcuni degli arrestati.

L’indagine rappresenta lo sviluppo investigativo di alcuni elementi indiziari di una piu’ ampia attivita’ che aveva gia’ portato all’emissione del provvedimento di fermo d’indiziato di delitto a carico di 11 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento dei beni, corruzione, violenza privata, furto aggravato e danneggiamento, emesso dalla Direzione distrettuale Antimafia di Palermo ed eseguito nel giugno 2020 (operazione ‘Alastra’) che aveva consentito di disarticolare la struttura mafiosa attiva nel mandamento di San Mauro Castelverde e di cristallizzare un’organizzazione dedita al traffico di stupefacenti di vario genere e operante nell’area della famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesu’.

Secondo il provvedimento cautelare, sussistono gravi indizi in ordine all’operativita’ di una serie di soggetti dediti, mediante la commissione di numerose singole condotte illecite connesse alla cessione di sostanze stupefacenti (principalmente cocaina) e caratterizzate dalla spiccata pervasivita’ ‘commerciale’, con un’attenzione maniacale alla ‘fidelizzazione’ del clienti-assuntore, effettuando anche servizi di consegna ‘a domicilio’ dello stupefacente, in modo da avere una lista particolarmente estesa di acquirenti fidati; alla commissione di specifiche condotte di rapina ed estorsione, messe in atto da piu’ indagati in momenti diversi e finalizzate all’acquisizione di alcuni farmaci veterinari per la cura di bestiame in danno di un agente di commercio (aggravata dal ricorso a metodi e modalita’ mafiose al fine di agevolare soggetti del mandamento di San Mauro Castelverde) e, in un altro caso, al recupero di somme di danaro da un cliente-assuntore, poiche’ insolvente verso gli spacciatori che gli avevano fornito lo stupefacente.

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