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Uccide compagna e figlia poi si suicida: tragedia nella notte a Mussomeli (ft)

Ha sparato alla donna, più grande di lui di vent’anni, con la quale aveva avuto una breve relazione perchè non voleva rassegnarsi alla fine della storia, prima di uccidere anche la figlia di lei e di suicidarsi. L’uomo dopo avere freddato le donne si è tolto la vita nell’abitazione della donna in via Santa Maria […]

Pubblicato 4 anni fa

Ha sparato alla donna, più grande di lui di vent’anni, con la quale aveva avuto una breve relazione perchè non voleva rassegnarsi alla fine della storia, prima di uccidere anche la figlia di lei e di suicidarsi.

L’uomo dopo avere freddato le donne si è tolto la vita nell’abitazione della donna in via Santa Maria Annunziata.

Mussomeli, il luogo del delitto

In questa casa viveva pure il fratello che per  una fortunata coincidenza non si trovava a casa e che ritornato, insieme a Domenico Castiglione  ragazzo di Monica, ha fatto l’amarissima e macabra scoperta.

E’ questa la ricostruzione dei carabinieri che conducono le indagini sulla tragedia avvenuta avvenuto nella notte a Mussomeli.

L’omicida è Michele Noto, 27 anni, che deteneva regolarmente la pistola con cui ha sparato perchè aveva un porto d’armi sportivo; le due vittime sono Rosetta Mifsud, di 48, e la figlia di lei Monica Di Liberto, di 27 anni, apprezzata estetista avuta da un precedente matrimonio.

Il movente, stando ad una prima ricostruzione, sarebbe stata la gelosia di lui. L’uomo non si era rassegnato alla fine della relazione.

Dopo la mezzanotte avrebbe sfondato la porta dell’abitazione delle due donne in via Santa Maria Annunziata e avrebbe prima aperto il fuoco verso la 48enne e poi verso la figlia di lei. A quel punto avrebbe rivolto la pistola verso di sé uccidendosi.

Pare che per compiere l’omicidio Noto abbia utilizzato un cuscino per silenziare l’arma.

A scoprire i corpi senza vita l’altro figlio della donna.

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