Bivona

Operaio agrigentino morto in una cava, attesa per il processo d’Appello 

In primo grado il tribunale di Sciacca ha disposto la condanna nei confronti di quattro persone per omicidio colposo

Pubblicato 1 anno fa

Sarà fissata a breve la data del processo d’Appello in seguito all’incidente sul lavoro che costò la vita all’operaio Mario Cardinale, 59enne di Bivona, avvenuto il 6 febbraio 2013 in una cava di Villafranca Sicula.

In primo grado il tribunale di Sciacca ha disposto la condanna nei confronti di quattro persone per omicidio colposo: si tratta di Alfonsina Marretta (1 anno e 6 mesi pena sospesa), legale rappresentante della ditta esercente la cava; Giovanni Sola (2 anni e 3 mesi), amministratore di fatto della ditta; Luigi Infantino (1 anno e 4 mesi pena sospesa) dipendente del Distretto Minerario di Caltanissetta. Il tribunale lo scorso anno ha riconosciuto anche una provvisionale di mezzo milione di euro nei confronti dei familiari della vittima  rappresentanti dagli avvocati Viola,Traina, Trizzino e Spallina – che si sono costituiti parte civile nel processo.

La vicenda risale al 2013 quando si stavano effettuando dei lavori all’interno di una cava nella zona di montagna di contrada Cozzo Galbasa. Secondo l’accusa le operazioni di scavo erano distanti dal punto inizialmente autorizzato e si stavano svolgendo con modalità non previste cioè scavando dal basso verso l’alto. In uno di questi momenti l’operaio Cardinale, al lavoro con un martello pneumatico, fu travolto da una frana. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Salvatore Pennica, Maria Giambra e Antonio Palmieri. 

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