A Burgio la sagra della Pecora Bollita, Lav Sciacca: “delusi, rimaniamo aperti al dialogo”
La manifestazione era stata rinviata in concomitanza dell'appello di Papa Leone XIV per una giornata di digiuno e preghiera per la Pace
Oggi si svolge a Burgio la prima edizione della Sagra della Pecora Bollita, inizialmente prevista per il 22 agosto e poi rinviata. LAV – Lega Anti Vivisezione, sede di Sciacca, esprime profonda delusione per la scelta dell’Amministrazione comunale di portare avanti un evento che, pur inserendosi in un contesto di promozione territoriale, continua a fondarsi sulla sofferenza di animali senzienti.
“Avevamo accolto con speranza e rispetto il rinvio della manifestazione in agosto, in occasione dell’appello di Papa Leone XIV per una giornata di digiuno e preghiera per la pace. Avevamo visto in quella decisione un’apertura verso una riflessione più ampia sul significato della parola “pace”, che non può escludere il rapporto tra esseri umani e animali. Constatiamo con rammarico che quell’opportunità non è stata colta”, dichiarano in una nota l’associazione Lav di Sciacca. “Crediamo che una vera valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali debba saper dialogare con la sensibilità contemporanea, sempre più orientata verso scelte alimentari etiche, sostenibili e inclusive. Non si tratta di cancellare l’identità di un territorio, ma di rinnovarla con consapevolezza, offrendo alternative che uniscano memoria, gusto e rispetto per ogni forma di vita. Ribadiamo che il nostro intento non è quello di giudicare o attaccare, ma di aprire un confronto serio e costruttivo”, continuano. “Le tradizioni non sono immutabili: evolvono, come evolve la coscienza collettiva. E siamo convinti che anche Burgio, con la sua ricca cultura e le sue eccellenze gastronomiche, possa essere protagonista di un cambiamento positivo. Per questo motivo rinnoviamo la richiesta al Comune di rivedere in futuro il format dell’iniziativa, aprendo un tavolo di confronto con le realtà associative e culturali del territorio. Una festa del gusto e delle tradizioni è possibile anche senza violenza: con piatti a base vegetale, ricette creative e inclusive, che parlino di innovazione, rispetto e amore per la vita in tutte le sue forme. Con spirito di dialogo, restiamo a disposizione per collaborare alla costruzione di un nuovo modello di festa popolare, che unisca la comunità e parli al cuore di tutti”; ha concluso Lav.