Caltanissetta

“Le estorsioni all’imprenditore erano mascherate con fatture false”, due arresti

L'imprenditore era costretto a pagare con bonifico l'estorsione e in cambio riceveva fatture false per lavori mai eseguiti

Pubblicato 6 mesi fa

Due arresti per il pizzo imposto a un imprenditore. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Caltanissetta hanno tratto in arresto Giovambattista Vincitore per estorsione aggravata e autoriciclaggio aggravato, in concorso con Giuseppe Dell’Asta, al quale l’ordinanza e’ stata notificata in carcere. Il provvedimento e’ stato emesso dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nel medesimo procedimento nell’ambito del quale Dell’Asta era stato arrestato per estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Le ulteriori indagini hanno consentito di accertare uno schema utilizzato per mascherare la provenienza dei profitti dell’attivita’ estorsiva: l’imprenditore, al quale il Dell’Asta avrebbe avanzato la richiesta estorsiva, avrebbe effettuato pagamenti tramite bonifico su conto corrente intestato a Vincitore, il quale, nella qualita’ di socio di maggioranza e amministratore unico di una societa’ a responsabilita’ limitata con sede a Serradifalco con oggetto la gestione di call center (Clis srl) avrebbe preventivamente emesso in favore della vittima fatture false per prestazioni mai eseguite relative a forniture di materiale pubblicitario e materiale edile.

Le somme versate sul conto corrente intestato a Vincitore sarebbero state poi prelevate in contanti nel giro di pochissimi giorni tramite bancomat o sportello; la vittima avrebbe versato in 15 mesi circa 75 mila euro. Tale meccanismo avrebbe consentito di fornire una apparente giustificazione dei pagamenti effettuati e per tale ragione e’ stato contestato agli indagati anche il reato di autoriciclaggio. Disposto il sequestro preventivo della societa’ Clis, di fatto non operativa, una “scatola vuota” utilizzata per l’emissione di fatture false.

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