Canicattì tagliata fuori dalle riprese del film sul giudice Livatino: chiarisce il sindaco Corbo
Il piano delle riprese è cambiato per l'impossibilità di utilizzare la casa museo Livatino spiega la Produzione
“Abbiamo chiesto ufficialmente alla Goldenart Production le ragioni della mancata programmazione delle riprese sulla serie del Giudice Livatino a Canicattì. La Produzione ha smentito categoricamente ogni accusa di presunta lentezza da parte nostra, ringraziandoci anzi per la piena collaborazione e disponibilità durante i sopralluoghi. Come spiegato nella loro nota, Canicattì era la prima città considerata in provincia di Agrigento. Il regista Michele Placido e la troupe hanno effettuato sopralluoghi in Città, ma il piano è cambiato per l’impossibilità di utilizzare un’importante location privata per la legittima decisione dei titolari e per la necessità di tutelare la Casa Museo Giudice Livatino, evitando qualsiasi intervento che potesse alterarne gli spazi. Senza questi due siti non è stato possibile giustificare logisticamente la movimentazione di mezzi, cast e troupe solo per scene esterne. Tuttavia, la banda musicale cittadina e molti canicattinesi hanno partecipato alle riprese sia come comparse che come collaboratori”. Questa la nota di chiarimento da parte del sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo a fronte delle tante polemiche sulla non partecipazione della città alle riprese del film sulla vita del giudice beato Livatino. “La Produzione ci ha comunicato, inoltre, conclude il primo cittadino, che organizzerà uno degli eventi ufficiali di presentazione della serie nella nostra Città. Rinnoviamo la nostra piena collaborazione per ogni iniziativa che promuova la memoria del Giudice Livatino, che, come evidenziato in questi giorni dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio, rappresenta per tutta la Nazione “una figura inimitabile”.


