Canicattì

Coronavirus, Cgil: “Attivare screening di massa a Canicattì”

Le richieste della Cgil all’Asp di Agrigento

Pubblicato 3 anni fa

“Attivare urgentemente uno screening di massa attraverso l’utilizzo di test rapidi, con la finalità di contenere l’epidemia in atto e di contribuire a garantire la prosecuzione delle diverse  attività lavorative in sicurezza, tutelando nel contempo tutta la comunità”. E’ questa la richiesta avanzata dalla Cgil – Camera del Lavoro “Antonio Saccaro” di Canicattì –  all’Asp di Agrigento per uno screening di massa destinato all’intera popolazione con particolare riferimento a quelle categorie di lavoratori e parte della società maggiormente esposti, al fine di fare chiarezza sulla reale circolazione del virus.

“Ma a preoccupare la comunità tutta in questo particolare momento – si legge nella nota della Cgil – oltre all’impennata dei casi, è una situazione poco rassicurante che riguarda il rallentamento nelle procedure di tracciamento dei contatti, nell’effettuazione dei tamponi e successivi esiti, nelle attività dell’ Usca e dell’ASP. Infatti, ciò che la nostra Comunità teme è il fatto che non si abbia effettiva contezza di quanti possano essere realmente ad oggi i contagiati a Canicattì, con particolare riferimento agli appartenenti a determinate categorie di lavoratori (della Pubblica Amministrazione, del Commercio e dei Servizi, del settore Agricolo, Credito e Conoscenza), per cui vi sono maggiori probabilità di diffusione del contagio ed alla popolazione scolastica. Come la CGIL ha ribadito più volte, la salute di lavoratori, studenti e conseguentemente dell’intera società, è un diritto imprescindibile che va assolutamente e prioritariamente tutelato! A livello locale – conclude la Cgil – ad oggi registriamo molti contagi sui luoghi di lavoro ed all’interno di diverse categorie: non è assolutamente concepibile attendere il caso di contagio o l’emergere di focolai per poi applicare successivamente il protocollo previsto in materia di prevenzione da Covid-19”

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