Catania

Agente penitenziario picchiato nel carcere di piazza Lanza, Sappe: “E’ emergenza”

A rendere noto l'episodio e' il Sindacato autonomo Sappe

Pubblicato 3 mesi fa

Schiaffi e pugni a agente penitenziario nel carcere di piazza Lanza a Catania. A rendere noto l’episodio e’ il Sindacato autonomo Sappe: “Sembrerebbe che la folle aggressione – ha spiegato il consigliere nazionale della Sicilia Francesco Pennisi – sia nata dal giusto e legittimo diniego posto dal giovane poliziotto al detenuto che, al rientro dal passeggio, pretendeva di uscire dalla Sezione per andare parlare con l’ispettore capo reparto. E nonostante l’agente cercasse di spiegare che al momento la sua richiesta non poteva essere esaudita, il detenuto, proditoriamente, gli si e’ scagliato contro, colpendolo ripetutamente al volto. I colleghi hanno immobilizzato il detenuto, scongiurando peggiori conseguenze all’agente che ha dovuto fare ricorso alle cure mediche presso l’ospedale cittadino ed e’ stato successivamente dimesso con una prognosi sette giorni”. “Alla luce di questo ennesimo di intollerabile violenza – prosegue Pennisi – il Sappe ritiene che presso il carcere etneo sussista una vera e propria emergenza di ordine disciplina e sicurezza. Tra l’altro l’istituto, gia’ da qualche settimana, e’ stato privato del comandante titolare, destinato ad altra sede. Purtroppo, l’inspiegabile passivita’ dell’amministrazione sta generando un diffuso stato di malessere tra il personale, ormai stanco di continuare a subire atti delinquenziali che mettono a repentaglio la loro vita”. Donato Capece, segretario generale del Sindacato, torna “a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticita’ del carcere di Catania Piazza Lanza, dove – sottolonea – mi sembra evidente sussistano problemi nella catena di comando, e dei penitenziari siciliani che evidentemente non sono piu’ in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, spesso mandati qui in Sicilia, con una presenza di soggetti dalla personalita’ particolarmente violenta, senza alcuna possibilita’ di diversa collocazione all’interno della Regione. Il carcere di Piazza Lanza regge solamente grazie ai poliziotti in servizio, che sono pure significativamente sottorganico, che fanno fronte alle inadempienze ed alle gravi colpe dell’Amministrazione Penitenziaria”.

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