Catania

Estorsioni con “cavallo di ritorno”, tre arresti

La tecnica del ‘cavallo di ritorno’ era di gran moda a Misterbianco, paese che negli ultimi mesi ha registrato un considerevole numero di auto rubate. In tanti hanno visto sparire la loro auto per poi, puntualmente, ricevere la richiesta di denaro in cambio della restituzione. Le indagini della tenenza dei Carabinieri del paese hanno dato […]

Pubblicato 6 anni fa

La tecnica del ‘cavallo di
ritorno’ era di gran moda a Misterbianco, paese che negli ultimi mesi ha
registrato un considerevole numero di auto rubate.

In tanti hanno visto sparire la loro auto per poi, puntualmente, ricevere la richiesta di denaro in cambio della restituzione. Le indagini della tenenza dei Carabinieri del paese hanno dato i loro frutti. Sono state arrestate tre persone, si tratta di Giovambattista Marchese, di 43 anni, Pietro Monaco, 18 anni e di un diciassettenne rampollo di una famiglia della mafia di Misterbianco, quella decimata lo scorso mese dall’operazione “Gisella” che ha azzerato il gruppo dei Nicotra e dei Tuppi.

Due gli episodi contenuti nelle ordinanze emesse dai Gip su richieste delle Procure competenti, quella dei maggiorenni e quella dei minori per estorsione, ricettazione, minacce e lesioni aggravate. Ai tre è contestata anche una violenza di gruppo nei confronti di un 60enne che il giorno prima li aveva richiamati perchè facevano troppo rumore e “accusato” a loro dire di avere chiesto aiuto ai Carabinieri. L’uomo è stato selvaggiamente picchiato, davanti alla moglie, con delle mazze da baseball, una delle quali si è spezzata per la violenza dei colpi inflitti, nella zona del ‘ponte’ di Misterbianco. La vittima, lasciata a terra in una pozza di sangue, è stata medicata per le gravi lesioni riportate nell’ospedale Garibaldi di Catania.

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