Agrigento

Gli studenti Agrigentini in ricordo delle vittime di mafia (ft,vd)

Dal 1996 si celebra “La Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”,  istituita con la Legge 8 marzo 2017 n. 20. Le vittime innocenti delle mafie sono state ricordate questa mattina, nell’Aula Consiliare “Luigi Giglia” del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, nel corso di un incontro con gli studenti degli […]

Pubblicato 5 anni fa

Dal 1996 si celebra “La Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”,  istituita con la Legge 8 marzo 2017 n. 20.

Le vittime innocenti delle mafie sono state ricordate questa mattina, nell’Aula Consiliare “Luigi Giglia” del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, nel corso di un incontro con gli studenti degli Istituti secondari superiori del territorio.

La manifestazione promossa dal MIUR in collaborazione con l’associazione ‘Libera’, volta alla sensibilizzazione sui temi della legalità e sulla rilevanza istituzionale e  sociale del valore della memoria nel ricordo delle vittime delle mafie, è stata aperta dai saluti del Commissario Straordinario dell’ex Provincia Dott. Girolamo Alberto Di Pisa e dal Prefetto di Agrigento, dott. Dario Caputo, insieme al Questore, dott. Maurizio Auriemma, al Comandante Provinciale Carabinieri, Col. Giovanni Pellegrino, al Comandante provinciale Guardia di Finanza, Col. Pietro Maggio, al Comandante della Capitaneria di Porto, C.F. Gennaro Fusco e il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Ing.  Michele Bugio.

Gli studenti dei plessi “Garibaldi” e “Pirandello” dell’Istituto comprensivo
“Agrigento Centro” , durante la cerimonia hanno donato alle autorità “le pietre d’inciampo”, dedicate ai Giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e alle loro scorte, al Giudice Rosario Livatino e al Maresciallo Giuliano Guazzelli.

La cerimonia è continuata al Giardino Botanico dove è stato piantato un albero di ulivo da parte degli studenti ed è stato inaugurata l’opera
“L’equilibrio dell’innocenza” opera del Maestro Domenico Boscia, una lastra in pietra lavica ceramizzata, con tre figure geometriche, il triangolo, il cerchio e il quadrato, tutti con fondo bianco e delineati da un contorno inciso, che simboleggiano l’equilibrio perfetto dell’innocenza di ogni genere umano, l’attaccamento alla vita e alla speranza.

“Il gioco emozionante dei colori primari, quali il blu, rosso e giallo, ha dichiarato Boscia- si trasformano in sentimenti, che orbitano attorno all’essere umano richiamando ogni forma generatrice gioiosa della vita. Mentre la spaccatura, che tende quasi a penetrare dentro il triangolo  ci porta a considerare il fatto che, anche attorno alle cose belle della vita esiste il “male nero” che ogni giorno tenta di distruggerci”.

Alla manifestazione hanno dato il loro importante contributo la Polizia Provinciale e la protezione civile del Libero Consorzio, la Questura, la stazione Carabinieri e la Polizia Municipale di Agrigento e volontari della Croce Rossa Italiana.

Le interviste

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *