Anziani e disabili picchiati e umiliati in Rsa, 12 arresti
Alcuni cittadini avevano riferito che i disabili, all'interno di una delle due strutture, erano costretti a vivere in cattive condizioni e senza adeguata assistenza
Questa mattina, in provincia di Siracusa, i Carabinieri della Compagnia di Noto e del Nucleo Antisofisticazione Sanitaria (NAS) di Ragusa hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Siracusa su richiesta della locale Procura, nei confronti di 16 persone accusate di maltrattamenti e violenze verso pazienti disabili ed anziani che si trovavano ricoverati in due comunità alloggio nel comune di Pachino, destinatari di misure gradate in ragione delle posizioni rivestite e dei ruoli ricoperti, anche tenuto conto dell’oggettiva gravità e spregiudicatezza delle condotte oggetto di contestazione.
Segnatamente sono state eseguite cinque misure custodiali restrittive ,sette misure di arresti domiciliari con applicazione della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale o professionale ni qualunque forma esercitata di assistenza, cura e custodia di persone anziane, disabili, fragili o bisognose di cure o servizi per la durata di 12 mesi, quattro misure di sottoposizione all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria in uno alla predetta misura interdittiva.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Noto (SR) e dal NAS di Ragusa, hanno permesso di ricostruire le responsabilità dei titolari e dei dipendenti di due strutture socio-sanitarie presso le quali erano ospitate 20 persone affetta da disabilità psichiche e anziani. L’attività investigativa è scaturita dalle segnalazioni pervenute ai Carabinieri della Compagnia di Noto da parte di alcuni cittadini che avevano riferito che i disabili, all’interno di una delle due strutture, erano costretti a vivere in cattive condizioni e senza adeguata assistenza.
Prendendo le mosse dalla segnalazione indicata le indagini, supportate da intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno consentito di documentare, non solo nella struttura oggetto dell’originaria segnalazione ma anche in altra struttura facente capo alla stessa compagine, numerose e abituali condotte vessatorie ed umilianti nei confronti di persone fragili messe in atto dagli operatori in servizio, con il consenso, e in alcuni casi sotto la direzione, dei responsabili della struttura. Schiaffi, pugni e spintoni, nonché ripetute aggressioni verbali con urla, ingiurie e minacce, tali da ingenerare un perdurante stato di avvilimento e frustrazione neidegenti.
Fra le vessazioni documentate va evidenziata la condizione di una ragazza con problemi psichiatrici tenuta legata al letto con strumenti di contenzione ben al di là delle strette necessità di natura terapeutica, finendo con il pregiudicarne anche le più elementari attività fisiologiche (dall’alimentazione all’espletamento dei bisogni),costretta a supplicare per ricevere assistenza, ricevendo per contro a titolo di punizione, ulteriori vessazioni e costrizioni.
Complessivamente sono emerse gravi anomalie nella gestione delle due strutture- una comunità alloggio ed una casa di riposo – improntate alla massimizzazione dei profitti a scapito delle condizioni strutturali, igienico sanitarie, funzionali e organizzative. I contestati maltrattamenti, oltre che con le condotte sopra evidenziate, risultano integrati dalla gestione sanitaria sostanzialmente abusiva dei pazienti. Agli ospiti delle strutture risultano essere state somministrate terapie farmacologiche anche di natura invasiva da dipendenti privi di specifico titolo professionale, con conseguenti rischi per la salute.
A conclusione dell’attività è stato disposto il sequestro preventivo di tre strutture socio sanitarie per anziani e disabili di Pachino, due oggetto di indagine e la terza in quanto riconducibile alla stessa cooperativa.
I degenti sono stati presi in carico da idonee strutture assistenziali. Prezioso è risultato il contributo specializzato offerto dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, che, come noto, annovera tra le proprie finalità quella di monitorare al corretta gestione delle strutture socio- assistenziali dedicate ad ospitare le fasce più deboli della popolazione.