Cronaca

Estorsione e stalking: intimoriva e minacciava la vittima con le sue conoscenze mafiose

In esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, i poliziotti del Commissariato di Pubblica sicurezza di Capo d’Orlando hanno arrestato un pregiudicato di Tortorici. Il provvedimento cautelare, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò, su richiesta della locale Procura della Repubblica guidata da Angelo Cavallo, è stato adottato […]

Pubblicato 4 anni fa

In
esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, i poliziotti del
Commissariato di Pubblica sicurezza di Capo d’Orlando hanno arrestato un pregiudicato
di Tortorici. Il provvedimento cautelare, emesso dal Giudice per le indagini
preliminari del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò, su richiesta della locale
Procura della Repubblica guidata da Angelo Cavallo, è stato adottato per i
reati di estorsione e stalking pluriaggravati ai danni di una ex.

L’attività
d’indagine diretta dal sostituto procuratore Andrea Apollonio ha consentito di
ricostruire l’intera vicenda, consistita in una lunga serie di minacce seguite
puntualmente da danneggiamenti, pedinamenti, aggressioni verbali e talvolta
fisiche ad danni della vittima; si sono inoltre registrati singolari ed
inquietanti episodi di monitoraggio dell’autovettura in uso a questa con
strumenti tecnologici.

L’uomo
non si era arreso di fronte alla fine di una storia, e a fini intimidatori e
ritorsivi utilizzava le proprie conoscenze nell’ambito della criminalità
organizzata e mafiosa di Barcellona, tanto da far percepire alla donna di
essere in serio e costante pericolo di vita.

Tali
azioni delittuose venivano poste in essere quotidianamente; ciò in quanto la
vittima avrebbe intrapreso una nuova frequentazione con un altro uomo. La
situazione ha generato nell’arrestato un accanimento che è sfociato in episodi
di violenza fisica e psicologica seguiti da atti intimidatori di natura
estorsiva: la donna, in particolare, veniva costretta a non recarsi più sul
posto di lavoro, nel barcellonese, in quanto senza la sua
“protezione” non avrebbe più potuto lavorare. Infatti l’uomo faceva
espresso riferimento a “persone che contano nell’ambito criminale” di
Barcellona P.G., capaci di avere il controllo del territorio locale, territorio
in cui lei non era più gradita dopo l’affronto fattogli. Anzi, avrebbe dovuto
lasciare immediatamente il posto di lavoro ad altri del luogo, indicati dagli
“amici” di Barcellona. Le indagini hanno poi accertato la stretta vicinanza
dell’arrestato a noti boss mafiosi, tortoriciani e barcellonesi.

Da
ultimo l’odierno arrestato, al fine di rendere maggiormente incisiva la sua
azione delittuosa, ha minacciato di morte la vittima facendogli recapitare un
cordino annodato a mo’ di cappio, esasperandola a tal punto da superare le
paure e denunciare l’uomo, facendo partire subito le indagini.

Al
termine delle formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la casa
circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto a disposizione dell’AG competente.

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