Catania

Gasolio ‘truccato’ nei distributori, 4 arresti (ft e vd)

Gasolio ‘truccato’ di bassa qualità che produce danni alle auto e all’ambiente, accrescendo le emissioni di scarico. La Guardia di finanza ha sequestrato oltre 50 mila litri di carburante alterato con additivi di basso costo e di provenienza illecita, per un valore di circa 100 mila euro. Quattro le persone arrestate per il mancato pagamento […]

Pubblicato 4 anni fa

Gasolio
‘truccato’ di bassa qualità che produce danni alle auto e all’ambiente,
accrescendo le emissioni di scarico.

La
Guardia di finanza ha sequestrato oltre 50 mila litri di carburante alterato
con additivi di basso costo e di provenienza illecita, per un valore di circa
100 mila euro.

Quattro le persone arrestate per il mancato pagamento dell’accisa: sono state sorprese mentre immettevano il carburante in un deposito nella zona industriale della città. Il gasolio, con la complicita’ dei gestori che lo acquistavano a prezzo ridotto, era destinato a stazioni di servizio della provincia. Sequestrati due autocisterne e un autoarticolato con 26 serbatoi cubici. Denunciati per contrabbando di gasolio i titolari di due distributori, con il sequestro di altri 8.300 liti di carburante.

GdF Catania, gasolio ‘truccato’ nei distributori, 4 arresti

Questa
la nota ufficiale della Gdf:

I finanzieri del comando provinciale di Catania, nel quadro delle iniziative promosse per l’intensificazione dei servizi di contrasto ai traffici illeciti e, nello specifico, della ricerca delle fonti di approvvigionamento e di smercio di carburante di scarsa qualità destinato ai distributori stradali della cittadina etnea, traevano in arresto in flagranza di reato 4 soggetti intenti a effettuare il travaso di olio combustibile da un autoarticolato telonato all’interno di 2 autocisterne contenenti altri additivi di illecita provenienza.

Guardia di Finanza, Catania, Sequestro di gasolio adulterato

L’abusiva
miscelazione era finalizzata alla realizzazione di gasolio per autotrazione
adulterato da destinare ai distributori stradali per l’immediata
commercializzazione. Per i 4 arrestati ricorre l’ipotesi delittuosa aggravata
di sottrazione al pagamento dell’accisa. I soggetti sono stati sorpresi in
flagranza all’interno di un capannone isolato situato nella zona industriale di
Catania.

Il
prodotto energetico adulterato – pronto ad essere messo in circolazione per un
valore commerciale di circa 100.000 euro – 
complessivamente sequestrato è pari a 50.650 litri. Sottoposti a
sequestro anche le 2 autocisterne e l’autoarticolato con 26 serbatoi cubici.

Il prodotto sequestrato viaggiava nell’autoarticolato (targa slovacca) accompagnato da una fasulla lettera di vettura internazionale attestante quale provenienza del prodotto la Slovenia e quale destinazione finale dello stesso l’isola di Malta.

L’area
utilizzata per l’illecito travaso del carburante, un capannone industriale
preso in affitto ed utilizzato come area riservata di parcheggio di mezzi
pesanti, risultava priva di sistemi e dotazioni antincendio e assolutamente non
a norma con le prescrizioni di legge relative alla sicurezza dei luoghi di
lavoro.

All’atto
dell’intervento, i finanzieri del Nucleo di polizia economico- finanziaria e
della Compagnia Pronto Impiego avevano modo di rilevare che i 4 responsabili
(due catanesi, un soggetto originario di Floridia e un cittadino serbo) avevano
ormai ultimato il trasbordo di 24 delle 26 “bonze” (serbatoi cubici in plastica
della capacità di 1.000 litri ciascuna, posizionati in una gabbia ferrata)
attraverso una pompa di aspirazione a doppia mandata che collegava le
autocisterne all’autoarticolato. L’artigianale sistema di collegamento era
alimentato dal motore delle stesse autocisterne ed era collegato a un apparato
conta-litri. Nelle stesse ore, un’altra pattuglia del Nucleo
P.E.F. di Catania eseguiva il controllo di 2 distributori stradali per appurare
la qualità del carburante erogato e ciò attraverso il prelevamento e l’analisi
speditiva dei campioni effettuata dal Laboratorio chimico delle dogane.

Entrambi
i distributori situati a Catania, uno in Via Acquicella Porto esponente il
marchio “Lbs” e l’altro in Piazza Eroi d’Ungheria con insegna “Sp Energia
Siciliana”, risultavano erogare prodotto energetico (gasolio) miscelato, non
idoneo per uso autotrazione. Il prodotto, di scarsa qualità pur non generando
da subito anomalie di funzionamento ai motori delle autovetture, manifesta,
nell’uso prolungato, riverberi negativi e accresce le emissioni di gas di
scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee a tutela
dell’ambiente e dei consumatori.

Proprio
questi ultimi sono stati infatti frodati poiché hanno acquistato a prezzo di
mercato un prodotto energetico inidoneo al regolare funzionamento
dell’autovettura e che poteva danneggiarne il motore.

Dalla
messa sul mercato di massicce quantità di carburante adulterato, acquisito a un
costo nettamente inferiore rispetto agli oneri sostenuti dalle imprese operanti
nel medesimo settore, deriva una sleale concorrenza dannosa per gli imprenditori
che si approvvigionano dai canali ufficiali, versano regolarmente le imposte e
commercializzano carburante con le caratteristiche qualitative previste dalle
norme.

Va
segnalato che decine sono le segnalazioni pervenute, anche tramite il numero di
pubblica utilità “117”, presso la sala operativa del Comando provinciale di
automobilisti che ritengono di aver registrato danni al motore delle proprie
autovetture per l’acquisto di gasolio adulterato.

Il
gasolio rinvenuto nei due distributori stradali era, dunque, in realtà una
miscela illecita realizzata con olio combustibile della stessa specie di quello
trovato nella disponibilità dei 4 arrestati a conferma del fatto che il
prodotto sequestrato nell’area industriale era destinato alle piazze etnee. Per
tali ragioni, i finanzieri hanno provveduto al sequestro d’iniziativa di 8.300
litri di prodotto energetico “contraffatto” nonché alla denuncia a piede libero
dei 2 gestori entrambi catanesi.

I 6
soggetti responsabili per le condotte sopra descritte sono stati denunciati
alla Procura della Repubblica di Catania per il reato di contrabbando di
gasolio per autotrazione e rischiano la reclusione anche fino a 5 anni oltre ad
una multa di importo pari a dieci volte il valore dell’imposta evasa.

I
sequestri operati dai finanzieri del Nucleo di polizia economico- finanziaria
di Catania sono stati convalidati dall’Autorità giudiziaria etnea.

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