Cultura

Alla Biblioteca Lucchesiana un convegno sui manoscritti arabi

Al termine del convegno verrà inaugurata la mostra di alcuni volumi arabi della Lucchesiana curata da Cristina Iacono.

Pubblicato 29 minuti fa

Venerdì 5 settembre la biblioteca Lucchesiana vive un’altra tappa importante del progetto di conoscenza, valorizzazione e promozione del suo patrimonio librario col convegno “Alla scoperta dei manoscritti arabi della Biblioteca Lucchesiana: tra Orientalismo siciliano e progetti per il futuro”, che vedrà la presenza di esperti qualificati della cultura islamica e dei manoscritti.

Dopo i saluti istituzionali (arch. Roberto Sciarratta, direttore del Parco Archeologico, ing. Vincenzo Rinaldi, soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento, dott. Giuseppe Termine, commissario straordinario della Camera di Commercio) e l’intervento introduttivo del direttore don Angelo Chillura, seguiranno le relazioni di: Francesca Maria CORRAO, professoressa ordinaria di Lingua e letteratura araba, Università degli Studi LUISS Guido Carli, Roma, Prospettive di ricerca nell’ambito del patrimonio materiale e immateriale siculo-arabo; Roberto TOTTOLI, professore ordinario di Storia dei paesi islamici, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”: I manoscritti arabi della Lucchesiana e gli studi orientali; Giuseppe MANDALÀ, professore associato di Storia dei paesi islamici presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegna Storia culturale del Mediterraneo: L’Orientalismo siciliano di fronte ai manoscritti arabi della Lucchesiana: temi e problemi; Francesca BELLINO, professoressa associata di Lingua e letteratura araba, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”: Prospettive di ricerca nell’ambito linguistico-letterario siculo-arabo.

Al termine del convegno verrà inaugurata la mostra di alcuni volumi arabi della Lucchesiana curata da Cristina Iacono.

Questo convegno è la continuazione del progetto avviato nel 2016 col convegno internazionale “I manoscritti arabi della Lucchesiana e il dialogo interreligioso” tenutosi in Lucchesiana il 10 novembre con le relazioni di: Gian Maria Flick, Presidente emerito della Corte Costituzionale; Jeremy Johns, The Khalili Research Center, Università di Oxford; Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo; L’imam Abdelhafit Kheid,  presidente Comunità Islamiche di Sicilia; don Luca Camilleri; Giuseppe Mandalà, già Consejo Superior de Investigaciones Científicas, Madrid; Umberto Bongianino, The Khalili Research Center, Università di Oxford; Marco Di Bella, già Trinity College, Dublino; Maria Serena Rizzo, Parco Archeologico Valle dei Templi; Maria Andaloro, Università della Tuscia, Viterbo. Iniziativa patrocinata dalla Camera di Commercio di Agrigento, presieduta da Vittorio Messina e da Banca Nuova col responsabile Giovanni Damagio Veliz, e la collaborazione di Salvatore Pezzino.

Il  convegno pose le basi per avviare una catalogazione più precisa, approfondita e completa dei manoscritti arabi presenti in Lucchesiana.

Il progetto attuale, promosso dal direttore don Angelo Chillura, è affidato a un gruppo di lavoro coordinato dal prof. Giuseppe Mandalà (Università degli Studi di Milano), e composto dai proff. Francesca Bellino (Università degli Studi di Napoli L’Orientale), Francesca Maria Corrao (LUISS “Guido Carli”), Roberto Tottoli (Università degli Studi di Napoli L’Orientale), e dalla dott. Cristina Iacono (referente della Biblioteca Lucchesiana). Il progetto mira non solo a studiare il testo ma ogni frammento materiale associatovi, per tentare di ricostruire le origini e l’evoluzione di tali oggetti, ma anche recuperare quante più informazioni possibili sulle caratteristiche costruttive di questi codici analizzando, tra l’altro, la composizione delle carte, degli inchiostri e dei pigmenti. 

Quanto potrà riemergere da questo studio integrerà ed approfondirà i risultati delle indagini paleografiche e filologiche già acquisite. In quest’ottica, la collaborazione tra storici, filologi, paleografi e conservatori dovrebbe dimostrare una volta di più l’importanza ed il valore dell’interdisciplinarietà nel campo della ricerca sui beni culturali.

La biblioteca Lucchesiana, una delle istituzioni culturali più prestigiose del’Italia Meridionale, fondata e donata nel 1765 al popolo agrigentino dall’illuminato e generoso vescovo di Agrigento mons. Lucchesi Palli, custodisce un patrimonio librario di grande valore: manoscritti, incunaboli, cinquecentine, seicentine… e una raccolta di 32 codici arabi che con quelli della Centrale e della Comunale di Palermo rappresentano il 90 % dei manoscritti orientali custoditi nelle biblioteche siciliane.

Questi manoscritti (facenti parte della collezione del Lucchesi) sono stati sempre oggetto di attenzione da parte degli studiosi a partire da Michele Amari che nel 1869 redasse l’Abbozzo d’un Catalogo de’ Manoscritti arabici della Lucchesiana di Girgenti, offerti all’illustre Municipio di Girgenti. Secondo l’Amari i codici sembrano essere copiati in Spagna; più della metà è anteriore al sec. XVI, mentre il più recente è datato 1599. La raccolta nel complesso è definita «piccola, ma buona e di notevole importanza». 

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