“Si dice Belìce-Futtitinni”: il terzo episodio della travel comedy a Partanna
I protagonisti sono sempre Antonio Pandolfo e Alessandro Gandolfo
Prosegue a Partanna (Tp) il viaggio di “Si dice Belìce – Futtitinni”, la travel comedy prodotta da Uni.cas.r.l. e G.a.l. Valle del Belìce, che racconta in modo innovativo, ironico e leggero il Belìce contemporaneo. La simpatica serie, appositamente ideata per il web nell’ambito di un progetto promozionale turistico del G.a.l., ha esordito l’1 settembre con il primo video-episodio dedicato al comune di Montevago per poi fare tappa al Palazzo del Gattopardo di Santa Margherita di Belìce e giungere a Partanna, cittadina del trapanese nota per il Castello Grifeo, per la cipolla autoctona a cui ogni anno è dedicato un importante evento gastronomico e per suggestivi percorsi paesaggistici.
Nell’episodio, intitolato “Il mal di testa”, i protagonisti della travel comedy, Antonio Pandolfo e Alessandro Gandolfo, nelle vesti il primo di un simpatico ed ironico siciliano e l’altro di un milanese in vacanza un po’ impacciato, si danno appuntamento al Castello Grifeo per una visita culturale all’area museale, che disvelerà reperti archeologici e tesori inaspettati risalenti all’età del Bronzo, e per un aperitivo a base di uno speciale sushi “alla belicina”.
Anche in questo caso l’obiettivo del G.a.l. Valle del Belìce e della produzione è quello di raccontare il territorio per quello che è veramente: se da un lato si scherza su una viabilità non proprio ottimale, dall’altro ci si consola con la bellezza del paesaggio, con la cultura e con il cibo che delizia e inebria facendo passare in secondo piano qualche fatica in più costata al “milanese in vacanza” per arrivare a destinazione… E così tra le mura del castello medioevale simbolo della città, Pandolfo mostra al suo amico turista che Partanna è un punto di riferimento per gli appassionati di archeologia grazie al suo Parco Preistorico e al Museo Civico, che la sua posizione nella Valle del Belice la rende ideale per chi cerca un turismo naturalistico autentico e lento.
E l’aperitivo all’orientale richiesto dal milanese? A Partanna c’è quello alla “belicina”… Il sushi della Valle del Belìce è un tripudio di tocchetti di Vastedda, deliziosa cipolla partannese, olive e olio varietà Nocellara, cassatelle di Montevago e un vino che fanno dimenticare qualsiasi spritz!
A dare ritmo al racconto contribuiscono anche le colonne sonore, anch’esse made in Belìce, nate apposta dalla creatività della band Erberomantiche, composta da musicisti di Santa Margherita di Belìce e da Francesco Prestigiacomo, collaboratore di Lello Analfino e produttore musicale.
Ma il tour della Valle del Belìce, che a Partanna ha il suo epilogo con l’aperitivo nostrano, non finisce qui. Il Belìce è infatti tanto altro: un luogo dove la natura conserva spazi di incontaminata bellezza come quelli in cui i due insoliti amici si imbatteranno nell’ultimo episodio ambientato alla Riserva Naturale foce del fiume Belice dal titolo “Il treno” (online lunedì 22 settembre).
Alla luce del successo di visualizzazioni ottenuto con i primi due episodi, la narrazione schietta e autentica proposta dal Gal Valle del Belìce, diretto da Alessandro La Grassa, e presieduto dal sindaco di Gibellina, Salvatore Sutera – appare come la formula più giusta per rendere giustizia ad un territorio che offre tanto senza ostentare rimanendo fedele alla sua vocazione, custode di un’ospitalità che valorizza le eccellenze preservando i luoghi e la memoria”.
Il terzo episodio è online dal 15 settembre sul sito web www.galvalledelbelice.it, su YouTube, Facebook, Instagram e TikTok.