Emergenza Covid-19

Covid, in aumento i contagi nell’agrigentino, Zappia: “Situazione da tenere sott’occhio”

Il punto settimanale dell'Asp di Agrigento

Pubblicato 2 anni fa

La curva dei contagi in provincia di Agrigento, rispecchiando i dati regionali e nazionali, torna a salire. Un aumento non esponenziale ma lineare, così come ha affermato il commissario straordinario dell’Asp Mario Zappia nel consueto punto settimanale sull’andamento epidemiologico sul territorio. Nel giro di un paio di settimane si è passati da 250 attuali positivi a 450. Inevitabile la ripercussione anche sul fronte ricoveri. Attualmente ci sono 18 pazienti ricoverati all’ospedale di Ribera: 13 di questi si trovano nel reparto di medicina generale mentre 5 in terapia intensiva.

“A tal proposito – sottolinea il manager dell’Asp Zappia – è importate fare un raffronto con la situazione dello scorso anno per capire anche l’importanza dei vaccini”. Il 25 novembre 2020 in provincia di Agrigento c’erano oltre 80 persone ricoverate rispetto alle quasi venti di quest’anno. Una buona notizia arriva dalla campagna vaccinale con un’impennata nella somministrazione delle dosi che si attesta sulle 2 mila al giorno, soglia al di sotto della quale non bisognerà scendere. Buona la percentuale dei vaccinati in provincia di Agrigento (83%) con picchi che superano anche il90% in alcuni singoli comuni come Sciacca e Comitini. I comuni con la percentuale più bassa di tutto il territorio sono, invece, Ravanusa (70,32%) e Palma di Montechiaro (72,46%).

Due le importanti novità dell’Asp di Agrigento da segnalare: la firma di un protocollo d’intesa con l’Ismett di Palermo con cui i due Enti si impegnano per la durata di tre anni ad attuare una sinergia operativa il cui fulcro si impernia attorno alle prestazioni specialistiche erogate dall’”Unità operativa complessa di medicina generale ad alta intensità di cura” del presidio ospedaliero “Barone Lombardo di Canicattì; altra importante novità è l’apertura di un ambulatorio di cure palliative all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca garantirà un miglioramento dei servizi nel Distretto sanitario di Sciacca e contribuirà a ridurre gli accessi al Pronto soccorso.

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