Molestie, insulti e minacce ad una donna: scatta braccialetto elettronico per l’indagato
Più volte sarebbe stata vittima di molestie telefoniche, insulti, minacce e financo aggressioni fisiche
La scorsa settimana personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Piazza Armerina ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Enna a carico di uomo, gravemente indiziato di atti persecutori in pregiudizio di una donna che, nei mesi scorsi, più volte sarebbe stata vittima di molestie telefoniche, insulti, minacce e financo aggressioni fisiche. All’indagato è stato altresì applicato il braccialetto elettronico
La dinamica dei fatti è stata puntualmente ricostruita grazie all’azione tempestiva degli operatori del Commissariato a seguito delle denunce formalizzate dalla vittima.
La Polizia di Stato conferma il proprio impegno quotidiano nel tutelare le vittime di violenze di genere, e nel garantire il rispetto delle decisioni e dei provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria.Si evidenzia, in ultimo, che il procedimento penale pende in fase di indagini preliminari e che l’indagato non può essere definito colpevole fino a sentenza di condanna irrevocabile.