Enna

Salvò bimbo di dieci mesi: Papa telefona a prete ennese

“Pronto, cerco don Pietro Antonio Ruggiero. Io sono Papa Francesco”. La telefonata meno attesa, l’arciprete della parrocchia di San Cataldo a Gagliano Castelferrato (Enna) l’ha ricevuta alle 17,31 di oggi, in risposta alla lettera che aveva scritto di suo pugno alla segreteria di Stato la sera del 19 aprile scorso. Quella sera il parroco partecipo’ […]

Pubblicato 4 anni fa

“Pronto, cerco don Pietro Antonio Ruggiero. Io sono Papa Francesco”. La telefonata meno attesa, l’arciprete della parrocchia di San Cataldo a Gagliano Castelferrato (Enna) l’ha ricevuta alle 17,31 di oggi, in risposta alla lettera che aveva scritto di suo pugno alla segreteria di Stato la sera del 19 aprile scorso. Quella sera il parroco partecipo’ personalmente ai soccorsi di un bimbo di dieci mesi, che ha rischiato di morire soffocato, forse per un rigurgito, prima di essere trasferito d’urgenza con un elicottero all’ospedale Cannizzaro di Catania. Il piccolo in questi giorni e’ ritornato a casa e le sue condizioni sono lievemente migliorate. Quella sera il sacerdote aveva scritto raccontando l’appello accorato della madre, che gli aveva chiesto: “Mi aiuti a non perdere la fede”. “Inoltre – prosegue padre Pietro Antonio – mi ero chiesto se fosse giusto che un sacerdote, sentendo un’ambulanza, accorra comunque, nonostante l’invito delle autorita’ a rimanere a casa, convinto che questo non possa riferirsi a noi, che per il nostro popolo siamo dei pastori. Il resto e’ storia di pochissimi minuti fa, quando ha squillato il telefono”.

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