Carmelo Nicotra, 37enne originario di Favara vittima di uno degli agguati da inquadrare nella ormai triste faida Belgio-Favara, finisce a processo per l’ipotesi di reato di riciclaggio. La prima diurna è fissata il 12 dicembre prossimo davanti il gup Francesco Provenzano dopo la richiesta di rinvio a giudizio firmata dal pm Gloria Andreoli. 

Nicotra è la persona che il 23 maggio 2017 scampò miracolosamente all’attentato nei suoi confronti avvenuto in via Torino: un’auto risultata poi rubata (ritrovata nelle campagne di Favara carbonizzata) arrivò fin sotto l’abitazione di Nicotra sparando all’impazzata con armi semiautomatiche e un kalasnikhov colpendolo solamente ad un gluteo. 

All’interno del magazzino di Nicotra, sulla scena del crimine, i carabinieri trovarono una Fiat Panda risultata rubata a Catania con targa diversa dall’originale. Da qui la denuncia. Nicotra è indagato anche per favoreggiamento personale nei confronti dei suoi assalitori: secondo gli inquirenti della Squadra Mobile di Agrigento la vittima, pur sapendo chi gli avesse sparato, ha sempre ostacolato le indagini.