Ex datore lavoro Gessica Lattuca a processo per estorsione, in aula: “Minacciò di morte mio marito”
“Ha minacciato di morte mio marito, diceva che lo avrebbe investito con la macchina se non avesse pagato. Veniva a casa, chiamava al telefono sia lui che me, voleva i soldi. Ho avuto paura e per questo sono andata in caserma”. A parlare è la compagna di una delle parti offese – vittima di estorsione […]
“Ha minacciato di morte mio marito, diceva che lo avrebbe investito con la macchina se non avesse pagato. Veniva a casa, chiamava al telefono sia lui che me, voleva i soldi. Ho avuto paura e per questo sono andata in caserma”. A parlare è la compagna di una delle parti offese – vittima di estorsione secondo l’impianto accusatorio – del processo a carico di Gaspare Volpe, 62 anni di Favara, noto per essere l’ex datore di lavoro di Gessica Lattuca, mamma di quattro figli scomparsa nel vuoto dal 12 agosto 2018. Si entra nel vivo del dibattimento, dunque, con l’audizione dei primi testimoni. Volpe è accusato di estorsione.
La vicenda risale a tre anni fa a seguito di una querela sporta nei suoi confronti in cui la persona offesa lamentava le ripetute minacce mosse dal Volpe in seguito ad un furto avvenuto in una casa rurale di quest’ultimo: Volpe pensava che il furto fosse opera dell’uomo che in seguito lo avrebbe denunciato e, per tale motivo, iniziò a minacciarlo chiedendogli ripetutamente denaro a titolo di risarcimento. Secondo la ricostruzione dell’accusa, l’uomo pagò duemila euro a Volpe sperando di poter mettere fine a questa spirale. Ma questo non avvenne perché nuove richieste furono avanzate.
Il processo si sta celebrando davanti i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Wilma Angela Mazzara con a latere i giudici Giuseppe Miceli e Micaela Raimondo. L’accusa è sostenuta in aula dal pm Cecilia Baravelli. Si torna in aula il 20 maggio.