Favara

Le ossa trovate a Favara non sono di Gessica Lattuca, i Ris: “Resti animali”

Tre muratori e il titolare della ditta edile erano indagati per distruzione di cadavere

Pubblicato 2 mesi fa



I frammenti ossei rinvenuti lo scorso marzo in un’abitazione nel centro di Favara non sono umani ma appartengono ad un gatto e ad alcuni volatili. È quanto emerge dai risultati degli accertamenti eseguiti dai carabinieri del Ris di Messina sui 23 reperti sequestrati (nella relazione quattro di essi venivano indicati come umani) in una palazzina in via Luigi La Porta il 21 marzo. La scoperta era stata fatta durante alcuni lavori di ristrutturazione dell’edificio. La procura di Agrigento con il pm Gaspare Bentivegna aveva aperto un fascicolo d’inchiesta iscrivendo nel registro degli indagati, per l’ipotesi di reato di distruzione di cadavere, tre muratori e il titolare della ditta, tutti difesi dall’avvocato Salvatore Cusumano. La stessa procura di Agrigento, acquisita la relazione, probabilmente avanzerà richiesta di archiviazione con conseguente dissequestro dell’immobile.

La notizia, nel giro di poche ore, aveva scosso l’intera comunità favarese con un rincorrersi incontrollato di voci che ovviamente non potevano non collegarsi ai diversi (più o meno) recenti casi di persone scomparse. Tra tutti quello di Gessica Lattuca, la mamma di quattro figli sparita nel nulla nell’estate 2018. Ad alimentare queste “suggestioni” vi era stato certamente il luogo del ritrovamento delle ossa, a poca distanza dall’abitazione utilizzata dal padre e dal fratello della ragazza. Anche la madre della giovane, Giuseppina Caramanno, era intervenuta sulla vicenda auspicando che si potesse trattare proprio della figlia: “Spero sia lei così da poterle portare un fiore al cimitero e avere la certezza che si trovi qui.” Niente di tutto questo. Gli esami del Ris hanno fatto luce sul misterioso ritrovamento chiudendo definitivamente la vicenda. Le ossa ritrovate non sono umane. 

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