Aeroporto Lampedusa, confermato sequestro aviorifornitore: pezzo di legno al posto di dispositivo sicurezza
Il gip ha convalidato il sequestro e intanto il sindaco chiede una soluzione immediata del problema
Il gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha convalidato il sequestro preventivo dell’aviorifornitore della Nautilus Aviation spa, su richiesta della Procura della Repubblica. Il Gip ritiene che la disponibilità del bene in capo alla Nautilus poteva mettere a repentaglio la “salute dei lavoratori e la pubblica incolumità” .
Dopo il sequestro dell’unico deposito di carburante presente nell’aeroporto di Lampedusa, a cui ha fatto seguito un ulteriore provvedimento con cui sono stati apposti sigilli all’ avio-rifornitore (convalidato questa mattina), si sta lavorando per trovare un’immediata soluzione ai problemi che ne sono conseguiti. Lo scrive il quotidiano La Sicilia. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore Vella, ipotizza gravi irregolarità nel funzionamento delle attrezzature e dei dispositivi antincendio, nonché numerose violazioni della normativa sulla sicurezza dei lavoratori, tali da non consentire ulteriormente l’esercizio dell’attività del deposito di carburanti.
L’inchiesta e la possibile soluzione. A rischio, dunque, la salute dei lavoratori e l’incolumità pubblica, determinato dal rischio concreto ed attuale di incendio. L’ultima ispezione effettuata dai periti nominati dalla Procura – insieme ai militari della Guardia di Finanza di Lampedusa e della Compagnia di Agrigento – ha portato alla luce palesi irregolarità come l’utilizzo di un pezzo di legno, usato come tappo, al posto del dispositivo di sicurezza previsto per il blocco della pistola dell’avio-rifornitore che serve a rifornire di carburante. Al momento – con tutte le conseguenze del caso – non è più possibile fare carburante in aeroporto, “in attesa – sottolineano sempre gli inquirenti – che le autorità competenti non trovino una soluzione transitoria che non metta a rischio l’aeroporto o i voli”. E proprio in queste ore l’Ast Aeroservizi Spa, società concessionaria di ENAC della gestione totale dell’aeroporto di Lampedusa, ha predisposto una richiesta urgente per essere autorizzati ad horas al rifornimento carburante avio nelle more del perfezionamento delle procedure ordinarie”.
L’intervento del sindaco Martello. ”Il sequestro da parte dell’autorita’ giudiziaria dell’unico deposito carburante presente nell’aeroporto di Lampedusa, rischia di avere conseguente anche molto gravi per la nostra comunita’ sia dal punto di vista turistico, e quindi per l’economia dell’isola, ma soprattutto dal punto di vista sanitario dal momento che senza l’utilizzo dell’impianto non e’ possibile assicurare il regolare rifornimento alle eliambulanze del 118″. Lo dice il sindaco di Lampedusa e Linosa, Toto’ Martello, che ha scritto una lettera al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, all’assessore alla Salute Ruggero Razza, all’assessore al Turismo Manlio Messina, all’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone ed al Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa chiedendo loro di attivarsi affinche’, nelle more della definizione del procedimento giudiziario che ha portato al sequestro, si possano garantire le condizioni di sicurezza dell’impianto e possa essere rimesso in funzione, se necessario sotto la gestione della Protezione civile, dell’Aeronautica militare o di un ente indicato dall’autorita’ giudiziaria. “Proprio in un momento nel quale le attivita’ economiche e commerciali stanno faticosamente iniziando a risollevarsi dagli effetti della pandemia Covid – aggiunge il sindaco Martello – e’ inaccettabile che Lampedusa non possa contare sulla piena operativita’ dei servizi aeroportuali. Non entro nel merito delle motivazioni che hanno portato al sequestro, ma da sindaco ho il dovere di tutelare la mia comunita’: chiedo dunque a tutte le autorita’ interessate di attivarsi immediatamente, ognuno nel proprio ambito di competenza, per trovare una soluzione e garantire ai nostri concittadini ed ai turisti che arrivano nelle Pelagie tutti i servizi essenziali legati alla mobilita’ ed alla sicurezza sanitaria”.