Agrigento

Agrigento, Sollano torna in carcere: uccise il molestatore della figlia

Le sue condizioni di salute, secondo gli ultimi esami dell'Asp, sono compatibili con la detenzione in carcere

Pubblicato 2 anni fa

Il tribunale di Sorveglianza di Palermo, a seguito degli ultimi accertamenti sanitari eseguiti dall’Asp, ha disposto il trasferimento in carcere di Gerlando Sollano, 86enne agrigentino, condannato a venti anni di reclusione per omicidio.

L’uomo stava scontando la pena in regime di arresti domiciliari per motivi di salute ma, secondo quanto emerso dagli ultimi esami medici, le sue “condizioni non sarebbero molto gravi e comunque compatibili con il regime carcerario purché siano assicurati controlli clinici e terapie periodiche”.

Sollano fu arrestato nel luglio 2012 a Mondragone, nel napoletano. Fu fermato, dopo un rocambolesco tentativo di fuga in treno, dai carabinieri. L’86enne uccise Francesco Nespoli, 70 anni, suo amico, ritenuto dallo stesso autore di abusi sessuali nei confronti della figlia minorenne e disabile.

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