Aragona

Appalti e mazzette: misura cautelare per quattro indagati

Restano agli arresti gli imprenditori Luigi Sutera Sardo e Dino Caramazza; obbligo di dimora, invece, per Federica Caramazza e Carmela Moscato

Pubblicato 1 giorno fa

Il Gip del Tribunale di Agrigento, Giuseppa Zampino non ha convalidato gli arresti eseguiti negli scorsi giorni dal personale della Squadra mobile di Agrigento nell’ambito di una inchiesta che ipotizza un giro di tangenti e appalti pilotati condotta dalla Procura della Repubblica di Agrigento.  Il giudice ha però deciso di adottare comunque misure cautelari per tutti gli indagati. In particolare: ai domiciliari finiscono gli imprenditori Luigi Sutera Sardo 68 anni, ex consigliere provinciale ed ex assessore del comune di Favara (difeso dall’avvocato Maria Alba Nicotra) e Dino Caramazza, 44 anni, entrambi di Favara. Disposto l’obbligo di dimora, invece, per le favaresi Federica Caramazza 36 anni e la madre Carmela Moscato, 65 anni. rispettivamente. Questi ultimi sono difesi dall’avvocato Giuseppe Barba.

Tutti erano stati arrestati in una operazione della Squadra mobile con l’accusa di associazione a delinquere, corruzione e turbata libertà degli incanti. La sola Caramazza è indagata per ricettazione. La decisione del Gip Zampino arriva dopo la richiesta della procura – con il procuratore capo Giovanni Di Leo e il sostituto Rita Barbieri – di convalidare il provvedimento.

Nelle scorse ore, invece, è tornato in libertà il super-dirigente Sebastiano Alesci, 67 anni, ritenuto uno dei principali indagati insieme ad un indagato di cui non è stata rivelata l’identità, dell’intera inchiesta. La Procura di Gela, competente poiché l’arresto è avvenuto a Butera, non ha convalidato l’arresto ritenendo insussistenti gli elementi a base della flagranza di reato.

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