Appalti e tangenti, un pool di esperti per estrapolare dati da cellulari e pc degli indagati
Oltre ai due tecnici già individuati verranno nominati anche due esperti in materia della Polizia di Stato
Non soltanto un ingegnere e un tecnico ma anche due specialisti della Polizia di Stato. La procura di Agrigento preme sull’acceleratore e si appresta a nominare un vero e proprio pool di esperti che dovrà occuparsi di estrapolare dati ritenuti di rilievo investigativo dai cellulari e dai computer sequestrati a sei dei quattordici indagati nell’inchiesta su un presunto giro di tangenti e appalti pilotati.
Il procuratore Giovanni Di Leo ha conferito oggi l’incarico a due tecnici ai quali – nei prossimi giorni – verranno affiancati anche due esperti della Polizia di Stato. Intanto nelle scorse ore lo stesso capo dei pm ha chiesto e ottenuto la convalida del sequestro dei dispositivi informatici prelevati agli indagati.
L’inchiesta è quella ormai nota su un sistema di corruzione per pilotare gare pubbliche nell’agrigentino e non soltanto. Lo scorso 14 maggio la Squadra mobile di Agrigento ha arresto cinque persone. Quattordici gli indagati – tra i quali anche il deputato ed ex assessore regionale Roberto Di Mauro – accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d’asta.