Giudiziaria

“Bruciò furgone al rivale del clan su ordine del boss”, scarcerato 36enne

Il trentaseienne era stato arrestato dai carabinieri nel secondo blitz sulle cosche mafiose di Villaseta e Porto Empedocle

Pubblicato 11 mesi fa

Il tribunale del Riesame, accogliendo l’istanza dell’avvocato Salvatore Cusumano, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Salvatore Damanti, 36 anni, di Agrigento. Il collegio, presieduto dal giudice Simona Di Maida, ha così disposto l’immediata scarcerazione dell’uomo. Damanti era stato arrestato dai carabinieri nel secondo blitz sulle cosche mafiose di Villaseta e Porto Empedocle.

Il trentaseienne è indagato per due episodi di danneggiamento a seguito di incendio aggravato dall’aver agevolato Cosa nostra. I fatti a lui addebitati – secondo l’accusa – risalgono al novembre 2023 e al giugno 2024. In entrambi i casi il 36enne avrebbe agito su ordine del boss di Villaseta Pietro Capraro e del suo luogotenente Gaetano Licata. Damanti, nel primo episodio, avrebbe incendiato due mezzi di proprietà di una ditta di autotrasporti mentre nel secondo un furgone in uso ad un soggetto ritenuto rivale al clan. Il Riesame ha annullato adesso l’ordinanza con le motivazioni che saranno depositate entro 45 giorni. 

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